Venezia 75: curiosità dalle sezioni collaterali
La 75esima Mostra del Cinema di Venezia prepara molto sorprese, anche nelle sezioni collaterali come la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori
Il programma della 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è piuttosto intrigante, ma non solo nella selezione ufficiale.
Anche le sezioni collaterali riservano non poche sorprese destinate a catturare l’attenzione.
Stiamo parlando, in particolare, della Settimana Internazionale della Critica e delle Giornate degli Autori.
Gli ingredienti della Settimana della Critica
La Settimana Internazionale della Critica (detta anche SIC) è uno degli spazi più sperimentali della Mostra. Si tratta di una sezione autonoma e parallela (organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), che quest’anno giunge alla sua 33esima edizione.
I titoli scelti quest’anni raccontano, ancora una volta, storie provenienti da ogni parte del mondo. Sette i lungometraggi in concorso: A Kasha (The Roundup) di Hajooj Kuka (Sudan, Sudafrica, Qatar, Germania), Adam Und Evelyn (Adam & Evelyn) di Andreas Goldstein (Germania), Be?tes Blondes (Blonde Animals) di Alexia Walther e Maxime Matray (Francia), Lissa Ammetsajjel (Still Recording) di Saaed Al Batal e Ghiath Ayoub (Siria, Libano, Qatar, Francia), M di Anna Eriksson (Finlandia), Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire (Italia), Ti Imas? Noc? (You Have The Night) di Ivan Salatic (Montenegro, Serbia).
Si aggiungono due eventi speciali: Tumbbad di Rahi Anil Barve e Adesh Prasad (India, Svezia) e Dachra di Abdelhamid Bouchnak (Tunisia), rispettivamente film di apertura e chiusura.
SIC ha anche un secondo concorso, dedicato ai corti, che vede in lizza: Cronache dal Crepuscolo di Luca Capponi; Epicentro di Leandro Picarella; Fino alla fine di Giovanni Dota; Frontiera di Alessandro Di Gregorio; Gagarin, Mi Mancherai di Domenico De Orsi; Malo Tempo di Tommaso Perfetti; Quelle brutte cose di Loris Giuseppe Nese.
Tre gli eventi speciali: Nessuno è innocente di Toni D’Angelo (in apertura), Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi di Cosimo Alema e Sugar Love di Laura Luchetti.
Le Giornate degli Autori
Compie 15 anni la prestigiosa sezione collaterale che mette al centro l’autorialità nel cinema. Quest’anno si dà ancora più spazio alla dimensione femminile: si va dal manifesto che ritrae una donna con i guantoni da pugile al fatto che sono ben sei (su undici) le registe donne in concorso.
Il film d’apertura (in Concorso) sarà Les Tombeaux Sans Noms (Graves Without a Name) di Rithy Panh, mentre quello di chiusura (Fuori Concorso) Emma Peeters di Nicole Palo.
Gli altri film in Concorso sono: C’est ça l’amour (Real Love) di Claire Burger, Continuer di Joachim Lafosse, Pearl di Elsa Amiel, Domingo di Clara Linhart & Fellipe Barbosa, Joy di Sudabeh Mortezai, José di Li Cheng, Mafak di Bassam Jarbawi, Ville Neuve di Félix Dufour-Laperrière, Three Adventures of Brooke di Yuan Qing e Ricordi? di Valerio Mieli (con protagonista Luca Marinelli).
Non mancano anche qui degli eventi speciali, ovvero le proiezioni di: As If We Were Tuna di Francesco Zizola, Dead Women Walking di Hagar Ben-Asher, Goodbye Marilyn di Maria Di Razza, Happy Lamento di Alexander Kluge, The Ghost Of Peter Sellers di Peter Medak, Why Are We Creative? di Hermann Vaske e Il Bene Mio (My Own Good).
Torna poi l’appuntamento con Miu Miu Women’s Tale, durante il qualche scopriremo l’esordio alla regia di Dakota Fanning con il corto #15 Hello Apartment.
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