30/07/2019

Un Diabolik “oscuramente romantico” con Luca Marinelli e Miriam Leone

Veronica Colella Pubblicato il 30/07/2019 Aggiornato il 30/07/2019

I Manetti Bros riportano al cinema Diabolik e promettono una versione anarchica e feroce, fedele al fumetto. E tutta italiana, a cominciare dai protagonisti

diabolik manetti bros.

Il 2020 sarà l’anno della “fase 4” della Marvel, ma anche quello in cui finalmente avremo un’alternativa tutta italiana i soliti cinecomic. I registi Antonio e Marco Manetti riporteranno al cinema Diabolik, l’iconico fumetto creato dalle sorelle Giussani.

Una storia d’amore e di criminalità che promette fedeltà assoluta al materiale originale, senza cercare di edulcorarlo o di trasformarlo in una sorta di eroe.

Tutto quello che sappiamo sulla trama

Della sceneggiatura si sa ancora molto poco, se non che dovrebbe essere firmata dagli stessi Manetti e da Michelangelo la Neve, che oltre ad essere sceneggiatore è anche fumettista.
Il film sarà ambientato negli anni ’60 e darà ampio spazio alla relazione tra i due protagonisti, con un tono che i registi hanno voluto definire “oscuramente romantico”. L’aspetto più affascinante del “fumetto del brivido” sono sempre stati loro, la coppia diabolica per eccellenza. Lui è un ladro incredibilmente abile, con la capacità di assumere l’aspetto di chiunque, lei una donna bellissima e pericolosa, che riesce ad essere sempre complice e mai succube. Nelle mani capaci degli autori di Ammore e Malavita (2017), Diabolik ha tutte le carte in regola per essere un successo, proponendo un’alternativa “anarchica e feroce” ai soliti film di supereroi.

Un cast tutto italiano

Cercando i loro protagonisti i Manetti Bros hanno fatto una vera e propria scelta di campo: «Diabolik è un fumetto italiano, un mito dell’immaginario collettivo, e abbiamo fortemente voluto che il cast fosse al cento per cento italiano. Nello scegliere i protagonisti non ci siamo basati solo sulla somiglianza, ma abbiamo cercato e trovato attori bravi, in grado di comunicare le giuste emozioni». Per Diabolik la scelta è ricaduta su Luca Marinelli, abbastanza versatile da potersi mantenere in equilibrio tra la freddezza che contraddistingue il personaggio e la necessità di umanizzarlo. Al suo fianco ci saranno Miriam Leone, un’Eva Kant sensuale senza essere vuota, e Valerio Mastandrea nei panni della sua nemesi Ginko, l’onesto ispettore destinato a rimanere sempre un passo indietro.

Le origini del mito

Angela Giussani, la mamma di Diabolik, non era una donna convenzionale. Figlia della borghesia milanese degli anni ’20 ed ex-modella, si è lanciata nell’editoria con la stessa audacia con cui ha preso il brevetto di pilota e ha praticato sport maschili. Nel 1962 ebbe la meravigliosa intuizione di creare un fumetto su misura per i pendolari che vedeva passare ogni giorno sotto casa sua, vicino alla stazione di Cadorna. Lasciandosi ispirare dai romanzi francesi, con i loro protagonisti moralmente più ambigui e interessanti, si inventò un filone tutto suo, quello del fumetto nero italiano. La sorella Luciana l’ha seguita in questa avventura curando insieme a lei la casa editrice e scrivendo le storie di Diabolik per oltre trent’anni – l’ultima è del dicembre del 2000.

Il primo adattamento

Il primo a farne un film è stato Mario Bava, che nel 1968 girò per Dino De Laurentiis il primo Diabolik con un gusto decisamente pop. Se in Italia non è stato particolarmente apprezzato perché troppo farsesco e kitsch, il film è stato un successo in Francia e nel tempo è diventato un cult movie internazionale. Il regista messicano Guillermo del Toro l’ha inserito nei suoi adattamenti preferiti di tutti i tempi e i Beastie Boys ne hanno fatto una divertente parodia nel video di Body Movin’. L’omaggio più sentito è probabilmente quello del figlio Lamberto Bava, che nel 2004 girò il video di Amore Impossibile dei Tiromancino ispirandosi al film, con Daniel McVicar come Diabolik, Claudia Gerini come Eva Kant e persino un cameo di John Philip Law, il Diabolik originale.