Le strade del male: Tom Holland e Robert Pattinson nel thriller più atteso della stagione
Arriva su Netflix il thriller di Antonio Campos ispirato al romanzo d’esordio di Donald Ray Pollock. Un viaggio nel cuore oscuro dell’America, con un cast stellare
Se amate le storie che parlano di ossessioni religiose e peccati dei padri, allora Le strade del male (conosciuto anche come The Devil all the time) è decisamente il film per voi. Disponibile su Netflix da questo mercoledì, il thriller scritto e diretto da Antonio Campos è tra le uscite più attese della stagione grazie a un cast ricco di volti conosciuti. Insieme a Robert Pattinson e Tom Holland ritroviamo anche Bill Skarsgård, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Sebastian Stan, Jason Clarke e Riley Keough (la nipote di Elvis, prossimamente in Daisy Jones & The Six), in una storia corale in cui tutti hanno qualcosa di tremendo da nascondere.
Se l’inferno sono gli altri
Il mondo è pieno di buoni a nulla che meritano di essere puniti. Questa è la lezione che il veterano Willard Russell (Bill Skarsgård) cerca di impartire al figlio Arvin (Michael Banks Repeta), tormentato dai bulletti perché troppo indifeso.
Gli insegnamenti di Willard sono fatti di devozione religiosa e violenza brutale, una guerra continua contro il Diavolo che non gli lascia tregua.
Arvin invece sembra avere ereditato l’animo gentile di sua madre Charlotte (Haley Bennett), cameriera di Knockemstiff che ha conquistato Willard proprio per la sua generosità e innocenza. Quando Charlotte si ammala di un tumore incurabile, Willard precipita in una spirale di follia che lo porta al suicidio. Alla morte di entrambi i genitori Arvin lascia l’Ohio per trasferirsi in West Virginia, dove diventerà il fratello maggiore della bambina che la nonna aveva adottato prima di lui, Lenora. Arriviamo così nel 1965, quando entra in scena il magnetico predicatore Preston Teagardin (Robert Pattinson), da cui Lenora (Eliza Scanlen) è fortemente attratta.
Nel frattempo, in Ohio…
In parallelo alla storia di Arvin e Lenora c’è quella di Sandy e Carl (Riley Keough e Jason Clarke), coppia di serial killer responsabile della sparizione di giovani autostoppisti: lei è l’esca con cui avvicinare i “modelli”, lui il cacciatore che si diverte a fotografarli in pose erotiche e poi ucciderli. I rari rimorsi di coscienza di Sandy sono messi da parte con la stessa facilità con cui li sopprime suo fratello Lee (Sebastian Stan), sceriffo corrotto che non brilla per competenza né tantomeno per integrità. Se temete di perdervi in questa selva di personaggi, niente paura. A tenere il filo delle numerose sottotrame c’è un narratore d’eccezione, l’autore del romanzo Donald Ray Pollock.
Dimenticate le fossette di Peter Parker
Chi l’ha già visto è rimasto particolarmente colpito dalla bravura di Tom Holland, che secondo il regista Antonio Campos è riuscito a conferire al personaggio di Arvin la vulnerabilità necessaria per non renderlo impenetrabile e alienante. Interpretare Arvin Russell ha rappresentato una sfida a partire dall’accento, ma è stata anche l’occasione per prendere le giuste distanze dai ruoli a cui il pubblico era abituato ad associarlo, come Spiderman e Billy Elliot. E deve averci preso gusto, almeno a giudicare dalle piccole concessioni al suo lato dark che è riuscito a conciliare con gli impegni nel MCU e con il franchise di Uncharted. Il suo prossimo ruolo da cattivo ragazzo sarà nel crime drama dei fratelli Russo, Cherry, in cui veste i panni di un medico militare affetto da stress post-traumatico che inizia a rapinare banche per sovvenzionare la sua dipendenza dagli oppiacei.
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