La Nostalgia di Mario Martone conquista Cannes
È stato accolto da ben 13 minuti di applausi Nostalgia di Mario Martone, l'unico film italiano in concorso al 75esimo Festival di Cannes. Protagonista è Pierfrancesco Favino
Tredici minuti di applausi per Nostalgia di Mario Martone, unico film italiano in concorso per la Palma d’Oro al 75esimo Festival di Cannes. Una calda accoglienza che però non gli è stata riservata solo alla première ufficiale, ma anche alla conferenza stampa.
La critica internazionale sta dimostrando di amare la nuova opera del regista, che non era in gara dal 1995, ovvero da L’amore molesto.
Protagonista è Pierfrancesco Favino, che è stato l’ultima volta sulla Croisette tre anni fa con Il traditore di Marco Bellocchio. Importante: Nostalgia esce oggi in tutte le sale italiane.
Cosa c’è da sapere sul film
Nostalgia è tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea (uscito nel 2016) e racconta la storia di Felice, che torna nel natio rione Sanità, nel cuore di Napoli, dopo quarant’anni di lontananza. Si trova così a riscoprire i luoghi che hanno fatto da teatro alla sua crescita, ma anche i codici del quartiere e un passato che lo divora.
Nel cast, oltre a Pierfrancesco Favino, troviamo Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano e Virginia Apicella.
Le dichiarazioni dalla conferenza stampa
«Quando ho letto Nostalgia è subito scattato questo sentimento, che ci ha permeato anche quando scrivevamo il film» – spiega Mario Martone durante la conferenza stampa – «L’ambientazione nel rione Sanità, con le sue particolarità e i suoi sotterranei ha dato ancora più simbologia ai personaggi. Ho cercato di sottolineare (in particolare nelle scene finali) l’idea di labirinto della memoria, con un passato fatto di decisioni ed errori. Il protagonista, per un lungo periodo della sua vita,va avanti senza girarsi indietro, però poi decide di percorrere questo labirinto».
«È una storia di amore e di amicizia. Interpretare il ruolo di Felice è stato facile da un lato, perché ho avuto la fortuna di essere diretto da un regista come Mario Martone che lascia una grande libertà artistica. Dall’altro lato non è stato semplice dal punto di vista emotivo: è infatti un uomo che aveva cercato di scappare da tutto, anche dalla madre che aveva lasciato quando lei era ancora molto giovane e per questo si è sempre sentito colpevole. Devo dire che rivedermi poi è stato di forte impatto» – dice Pierfrancesco Favino.
C’è poi Tommaso Ragno, che ha un ruolo importante (come vedrete nel film) ovvero quello di Oreste: «Con Mario abbiamo parlato molto, non sapevo da dove cominciare per questo personaggio, poi ho cercato di dargli spessore facendomi condurre molto dall’istinto. È stato poi fondamentale pensare al fatto che dovessi interfacciarmi con un attore come Pierfrancesco. Nostalgia è comunque la dimostrazione che, anche se si parte da un libro, il film diventa sempre un’opera a parte».
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