Festa del cinema di Roma 2024: Vita da Carlo, alla prova della terza stagione, sbarca a Sanremo
In chiusura della 19esima Festa del cinema di Roma Carlo Verdone ha presentato la terza stagione della serie tv Vita da Carlo, su Paramount+ dal 16 novembre
La serialità è stato uno degli ingredienti della 19esima Festa del cinema di Roma e in chiusura è stata presentata anche la terza stagione di Vita da Carlo.
La fortunata serie tv di e con Carlo Verdone (prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis) arriverà su Paramount+ dal 16 novembre con due episodi a settimana.
Nel cast ritroviamo Monica Guerritore, Stefania Rocca, Caterina De Angelis, Antonio Bannò e Maria Paiato, a cui si aggiungono le new entry Ema Stokholma, Maccio Capatonda e Giovanni Esposito. La regia è di Carlo Verdone e Valerio Vestoso.
Una proposta “indecente”
In questa terza stagione (scritta da Carlo Verdone con Pasquale Plastino e Luca Mastrogiovanni) vedremo Verdone alle prese con una “proposta indecente”: la direzione artistica del Festival di Sanremo. La sua enorme cultura musicale, infatti, lo rende la persona ideale per dare vita ad una kermesse all’insegna della competenza e dello spettacolo, senza contare che lui è indubbiamente tra i personaggi più amati del Paese. In quell’assurda ipotesi c’è però qualcosa che lo alletta e alla fine, anche su consiglio dei suo cari, accetta. Lui è convinto di poter allestire un Festival indimenticabile, anche perché gli è stata idealmente data carta bianca, ma l’impresa sarà più ardua del previsto.
La parola a Carlo Verdone e alle new entry
«In questa serie cerco sempre di mettere molto me stesso, mi fa completamente dimenticare la macchina da presa» – racconta Carlo Verdone durante la conferenza stampa – «L’idea della terza stagione è venuta agli sceneggiatori mentre giravo la seconda. Una cosa è certa: io nella realtà non condurrei mai il Festival di Sanremo e non farei nemmeno il direttore artistico, perché non è il mio lavoro. In passato ho fatto parte della giuria di qualità e già in quel caso era stato faticoso, non pensavo fosse così difficile mettere d’accordo tutti e poi alla fine non vinceva mai il nostro prescelto». E sottolinea: «Nella serie Carlo è stanco di fare il cinema, ma non è il mio caso. A breve gireremo la quarta stagione e poi mi dedicherò finalmente a un nuovo film. L’importante per me è avere sempre l’entusiasmo, altrimenti le cose non possono venire bene».
La parola passa quindi ai nuovi membri del cast. «È stato tutto molto naturale, quando parlavo con Carlo sia in scena che fuori ero la stessa. Questo mi ha aiutato nella recitazione, anche perché il mio personaggio è un po’ svampito e per interpretarlo ho ripreso quella parte della mia vita in cui ero più irresponsabile» racconta Ema Stockholma..
«Il mio personaggio ha un disturbo bipolare e ho cercato di essere il peggiore disturbatore possibile. Ho scoperto una versione psicologicamente deviata di me stesso, ho vissuto questo viaggio nella malattia mentale e mi è piaciuto» – dice con il suo consueto mood surreale Maccio Capatonda.
Invece Giovanni Esposito anticipa: «Io prima non conoscevo Carlo e lavorare con lui, che per me è un mito, è stato entusiasmante. Nella serie interpreto un suo amico storico che cerca di aiutarlo in vista di Sanremo».
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