Aspettando gli Oscar 2021
Manca ormai pochissimo alla magica notte degli Oscar, che si terrà in presenza nella notte del 25 aprile e vedrà esibirsi anche Laura Pausini. Ecco tutto quello che c'è da sapere, tra candidati e favoriti
Nella notte del 25 aprile (con due mesi di ritardo rispetto al previsto) si terrà la tanto attesa cerimonia degli Oscar 2021, durante la quale verrà premiato il meglio della produzione cinematografica dell’ultimo anno secondo l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Al centro film che, nonostante non siano arrivati nelle sale (causa pandemia), sono riusciti ad incontrare il loro pubblico grazie alle piattaforme streaming.
Tra i più nominati Mank, che ha ricevuto ben dieci candidature (ma non è detto che vinca davvero) . L’Italia tifa per Laura Pausini, nella cinquina per la Miglior canzone originale per il film La vita davanti a sé.
Potremo seguire la diretta, come sempre, partire dalle 00:15 fino all’alba su Sky Cinema Oscar® e in streaming su NOW.
Curiosità sulla cerimonia
A differenza dei Golden Globes, alla 93esima edizione degli Oscar si terrà in presenza e senza collegamenti Zoom. Naturalmente tutto è stato studiato per garantire la massima sicurezza, quindi la platea sarà ridotta: ci saranno solo i candidati insieme ai loro accompagnatori e i presentatori. Stavolta le location saranno due: il Dolby Theatre e la Union Station (entrambi a Los Angeles). Purtroppo il glamour sarà limitato, dato che non è previsto il red carpet, ma in compenso ci sarà uno show introduttivo (di ben 90 minuti) dal titolo Oscar: Into The Spotlight, durante la quale si esibiranno artisti come Celeste, H.E.R. e Laura Pausini.
Anche quest’anno non ci sarà un solo presentatore, ma ben quindici: tra di loro molti ex vincitori come Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Renée Zellweger, Reese Witherspoon, Halle Berry e Laura Dern.
Le nomination delle categorie principali
Ricordiamo insieme le nomination nelle categorie principali, a partire dall’Oscar più importante ovvero quello per il Miglior film: in lizza Una donna promettente di Emerald Fennell, The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller, Judas and the Black Messiah di Shaka King, Mank di David Fincher, Minari di Lee Isaac Chung, Nomadland di Chloé Zhao, Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin e Sound of Metal di Darius Marder.
Invece concorrono per la categoria Miglior regista: Lee Isaac Chung per Minari, Emerald Fennell per Una donna promettente, David Fincher per Mank, Thomas Vinterberg per Un altro giro e Chloé Zhao per Nomadland.
Sul fronte Miglior attrice protagonista se la giocano: Viola Davis per Ma Rainey’s Black Bottom, Andra Day per The United States vs. Billie Holiday, Vanessa Kirby per Pieces of a Woman, Frances McDormand per Nomadland e Carey Mulligan per Una donna promettente.
Candidate nella categoria Miglior attrice non protagonista sono invece: Maria Bakalova per Borat – Seguito di film cinema, Glenn Close per Elegia americana, Olivia Colman per The Father – Nulla è come sembra, Amanda Seyfried per Mank e Youn Yuh-Jung per Minari.
Nominati come Miglior attore protagonista sono: Riz Ahmed per Sound of Metal, Chadwick Boseman per Ma Rainey’s Black Bottom, Anthony Hopkins per The Father – Nulla è come sembra, Gary Oldman per Mank e Steven Yeun per Minari.
Invece a contendersi la statuetta come Miglior attore non protagonista sono: Sacha Baron Cohen per Il processo ai Chicago 7, Daniel Kaluuya per Judas and the Black Messiah, Leslie Odom Jr. per Quella notte a Miami…, Paul Raci per Sound of Metal e Lakeith Stanfield per Judas and the Black Messiah.
I favoriti
Nonostante Mank guidi la corsa agli Oscar con le sue dieci nomination, non viene dato tra i favoriti alla vittoria. Non a caso anche ai Golden Globes, che solitamente sono indicatori di tendenza verso i premi dell’Academy, il film di David Fincher non ha purtroppo vinto nulla. Hanno invece trionfato Nomadland e Chloé Zhao, che potrebbero portarsi a casa anche gli Oscar per il Miglior film e il Miglior regista.
A sostenerlo sono sia gli addetti ai lavori che società di bookamers come William Hill, che indica tra i possibili vincitori (nelle loro categorie) anche Carey Mulligan (che avrebbe la meglio persino sulle amatissime Viola Davis e Frances McDormand), Youn Yuh-Jung e Daniel Kaluuya. Sembra inoltre quasi certo l’Oscar postumo a Chadwick Boseman, scomparso il 28 agosto 2020.
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