Carlo Cracco ci porta al Dinner Club

Sentite la mancanza di Carlo Cracco in tv? Non vi preoccupate, il celebre chef sta tornando con un programma secondo noi davvero imperdibile. Parliamo di Dinner Club, l’innovativo food travelogue in sei puntate (prodotto da Banijay Italia) che vedrà Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto, Valerio Mastandrea impegnati, proprio con Carlo Cracco, in una serie di viaggi tra i luoghi e i sapori d’Italia.

Cerchiamo di saperne di più, anche attraverso i racconti dei protagonisti.

Cosa succede al Dinner Club

È importante sottolineare che il primo grande pregio di Dinner Club è quello di non essere scontato e prevedibile. I viaggi intrapresi da Cracco e i suoi compagni, infatti, hanno destinazioni particolari e fanno conoscere anche luoghi meno da cartolina, ma ugualmente affascinanti e suggestivi, con tradizioni culinarie tutte da scoprire.

Poi, con un parterre di attori come questo, i viaggi non possono fare a meno di trasformarsi in simpatiche avventure con non pochi momenti rocamboleschi e divertenti. E non è finita qui, perché ognuno di loro poi si deve confrontare con i fornelli e preparare agli altri una cenetta succulenta con menù ispirato alle prelibatezze gustate durante la trasferta. Cene che si trasformano in un momento di ritrovo e di chiacchiere, talmente caldo e accogliente che si ha come la sensazione di essere lì con loro.

Insomma, l’intrattenimento è assicurato, ma lo sono anche gli spunti per ricette e non solo.

La parola a cuochi e commensali

«Dinner Club è un viaggio alla scoperta dell’Italia, che attraversa luoghi non conosciuti e lontani, ma ricchi di tradizioni, materie prime, vini e persone speciali»  esordisce Carlo Cracco durante la conferenza stampa di presentazione. «Ho avuto la grande fortuna di trovarmi al fianco di questi magnifici compagni e ho scoperto tante cose su di loro, tipo che Valerio non ama mangiare tutto ciò che è bianco. Poi c’era Diego sempre timoroso e abbiamo cercato di fare mangiare cose un po’ strane a Luciana, perché sappiamo che le adora» (si fa per dire, aggiungiamo noi!).

«Si confermo, ho mangiato cose strane come trippe e cervella» dice Luciana Littizzetto. «Comunque ho scoperto che Carlo Cracco è anche simpatico, un vero uomo alfa. Capita raramente di incontrarne!».

«Io ormai gli mando le foto di tutto ciò che cucino, a partire dalle tartare» svela Sabrina Ferilli. «Avevo già una certa attitudine a cucinare e lo spirito di adattamento fa parte di noi attori, però questa è stata un’esperienza umana importante».

Le fa eco Piefrancesco Favino: «Ormai quando ho un problema ai fornelli non chiamo mamma, ma Cracco». E aggiunge: «È stata una bella esperienza, in cui mi sono sentito libero e ho avuto modo di ricontattare le mie passioni».

«Io invece continuo a non cucinare. Il mio problema non è la pigrizia, ma il rimanere concentrato mentre sto ai fornelli. Questo mi è difficile anche se sono una persona schematica. In compenso è aumentato l’interesse per ciò che mangio» dice Valerio Mastandrea.

«Nonostante l’ansia che avevo prima di partire, mi sono divertito molto. È stato fantastico, ho conosciuto persone straordinarie e portato a casa dei risultati» ammette Diego Abatantuono.

«Mi è piaciuto molto condividere questa esperienza con loro. Nonostante la presenza delle telecamere, ad un certo punto abbiamo abbassato la guardia e svelato qualcosa di noi che solitamente non raccontiamo durante le promozioni» dice Fabio De Luigi.