Cannavacciuolo: uno chef da paura

Memorizzare (e trascrivere) correttamente il suo cognome all’inizio sembrava una mission impossible degna di Tom Cruise (quando ancora riusciva a fare un salto senza controfigura), ma ormai la sua fama è tale da non riuscire più a dimenticarselo. Con quella simpatia, la sua, che fa tanto Adriano Celentano nei panni da burbero o Bud Spencer mentre “sireneggia” con le labbra. E seppur sia diventato un personaggio televisivo tra i più apprezzati abbastanza di recente, il suo curriculum fa già paura.

Coach in cucina e in famiglia

Antonino Cannavacciuolo, classe 1975, ariete, 40 anni tondi tondi, nato a Vico Equense, nella provincia di Napoli, è il conduttore della versione italiana di Cucine da incubo, prodotto da Endemol Italia, in onda sul canale Fox Life e su Cielo. Che è ripartita con la terza edizione, ogni martedì alle 21.00 su FoxLife (Sky, canale 114). Di puntata in puntata lo chef dispensa consigli (e dolorose pacche sulle spalle) per i piatti, per il menù, per la gestione, ma anche per l’arredamento ai ristoratori che hanno invocato il suo aiuto. Trovandosi, in più di un’occasione, davanti a crisi familiari e umane. Aumenteranno le “esterne”, che fa un po’ Uomini e Donne, per mettere tutto lo staff del ristorante prescelto alla prova, non solo professionalmente ma anche da un punto di vista sentimentale.

Ha lavorato in grandi ristoranti francesi e con Gualtiero Marchesi. Sino ad approdare, al Ristorante Hotel Villa Crespi, a Orta San Giulio sul Lago d’Orta, come chef patron.

Il quarto giudice

Non si può dire che non abbia la stessa carriera in ascesa in televisione, dato che sarà il quarto giudice del talent show televisivo MasterChef Italia. Va ad unirsi, infatti, a Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco a partire dalla quinta stagione. Un bel poker d’egoristoratori: paura, tanta!