28/04/2022

Bang Bang Baby: una serie crime per tornare negli anni Ottanta

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 28/04/2022 Aggiornato il 28/04/2022

Si intitola Bang Bang Baby la nuova serie tv Prime Video. Nel cast Arianna Becheroni, Adriano Giannini e Lucia Mascino

Bang Bang Baby

«”Sposerò Simon Le Bon” nel mondo della criminalità degli anni’80», così Lorenzo Mieli definisce Bang Bang Baby, la nuova serie tv Prime Video (da lui prodotta per The Apartment e Wildside, entrambe del gruppo Fremantle) che debutta il 28 aprile con i primi cinque episodi (gli altri cinque saranno disponibili sulla piattaforma dal 19 maggio).

Come si può intuire si tratta di un crime drama ambientato nel decennio più colorato e pop della nostra storia, che vede protagonista una teenager catapultata all’improvviso nel mondo della malavita.

A interpretarla è la giovane Arianna Becheroni, che ha al suo fianco nomi affermati come Adriano Giannini, Lucia Mascino, Antonio Gerardi, Dora Romano e Giuseppe De Domenico.

 Ragù e kalashnikov

Siamo nel 1986. Alice è una ragazzina di 16 anni, che vive con la madre Gabriella in una cittadina del Nord Italia. Il padre Santo Maria è stato assassinato davanti ai suoi occhi dieci anni prima e questo l’ha fortemente segnata. Un giorno però scopre che in realtà l’uomo non è morto e lei vuole incontrarlo per riappropriarsi di quella felicità che le è stata negata in tutto questo tempo. Però entrare nella vita di Santo Maria ha un prezzo: deve infatti avere a che fare con la famiglia paterna, ovvero i Barone, potente clan della malavita organizzata milanese. Così, per amor del genitore, entrerà in un mondo cupo fatto di lealtà familiare, ragù e kalashnikov. Una curiosità: la trama è liberamente ispirata alla vera storia di Marisa Merico, autrice del libro Mafia Princess.

La parola ai protagonisti

Bang Bang Baby è stata creata da Andrea Di Stefano e vanta la supervisione artistica di Michele Alhaique, che ha diretto la maggior parte degli episodi (gli altri portano le firme di Margherita Ferri e Giuseppe Bonito).

«È stata una sfida complessa, perché il copione era ricco di generi diversi, ma il periodo del lockdown (la creatività richiede tempo!) mi ha dato la possibilità di studiare e di trovare il tono giusto che tenesse in piedi lo scheletro del racconto. Ho seguito il movimento emotivo della protagonista» – spiega il regista durante la conferenza stampa.

A vestire i panni di Alice è la bravissima Arianna Becheroni, che descrive così il suo personaggio: «È una ragazzina molto dolce, timida e insicura che poi, spinta dall’amore per il padre, tira fuori gli attributi. Lei è la dimostrazione che, con delle forti motivazioni, tutto possono cambiare».

«Santo ha il sangue da criminale e si trova a riorganizzare un amore per questa figlia ritrovata» – racconta Adriano Giannini che lo interpreta – «È un cattivo, un manipolatore, un seduttore che cerca di salvarsi e l’unica persona che può aiutarlo è Alice. Io ho cercato di lavorare non solo sul suo aspetto negativo, ma anche su quello empatico, perché in fondo può avere delle note di simpatia».

La madre Gabriella ha invece il volto di Lucia Mascino, che ammette di amare molto questo ruolo: «Mi piace perché è una donna giocosa, volitiva e all’apparenza non così materna. Poi però fa emergere una grande solidità affettiva».