Alessandro Cattelan torna con il suo #EPCC

Dopo la fine di X Factor 11 sentivate la mancanza di Alessandro Cattelan? Non vi preoccupate, il conduttore sta per tornare con #EPCC (ovvero E poi c’è Cattelan), il suo one man show.

Cosa succederà in questa quinta edizione? Ce lo siamo fatti raccontare direttamente da lui.

Tanti ospiti, nuove consapevolezze

“Amo fare le cose un pezzettino per volta” – dice Alessandro, che sa di avere creato (insieme al suo team di autori) un piccolo gioiello televisivo, ma non vuole ugualmente riposare sugli allori. “All’inizio #EPCC era un regalino che mi aveva fatto la rete, di sole cinque puntate. Ora siamo arrivati al quinto anno e abbiamo voglia di fare un respiro più ampio al programma. Non perderemo il nostro classico approccio, ma saremo un po’ meno scanzonati, perché vogliamo fare ancora meglio ed essere meno indulgenti con noi stessi. Oggi la tv si è fatta più intensa e quando vado a dormire finisco sempre per portarmi dietro qualcosa che ho visto”. È per questo che sogna di avere in studio Milena Gabanelli e nel frattempo ospita Bruno Vespa, insieme ai soliti grandi nomi del mondo dello spettacolo e della moda. Al momento i confermati sono Giorgia, Jean Paul Gaultier, Zerocalcare, i Måneskin, Francesca Michielin, Fabio Rovazzi, Antonia Klugmann, Ghali, Frank Matano e Massimo Popolizio, Beatrice Venezi, Pierfrancesco Favino, Ruggero Pasquarelli, Elettra Lamborghini, Jake La Furia e Regina Baresi.
Con loro il conduttore parlerà di attualità, ma si divertirà anche a giocare un po’, come farà nel corso della prima puntata con uno sketch che vedrà protagonista Cesare Cremonini. E la musica sarà come sempre uno degli ingredienti fondamentali dello show, anche grazie alla presenza degli immancabili Street Clerks.

Con il calcio nel cuore

C’è una cosa che Alessandro ripete ad ogni edizione di #EPCC: “Gli sportivi sono quelli che mi stuzzicano di più. Noi solitamente siamo abituati ad ascoltare dei loro interventi brevi, ma in realtà hanno tanto da dire e sono ragazzi che si divertono”.
Non a caso, quando gli si chiede cosa avrebbe voluto fare se non fosse andata bene con lo spettacolo, risponde: “Volevo fare il calciatore (ci ho anche provato, giocando come difensore centrale), ma magari avrei provato a fare l’interprete in stile Olga Fernando”. Ve lo immaginate?