25/06/2024

Nail art giapponese per la tua estate

Alberta Mascherpa Pubblicato il 25/06/2024 Aggiornato il 25/06/2024

Ideale per la bella stagione, sposa alla perfezione il desiderio di unghie naturali e ben curate con l’attenzione sempre più sentita verso il rispetto dell’ambiente

manicure giapponese

Una lucentezza naturale, senza neppure dover usare lo smalto. Unghie corte senza eccessi, elegantissime. E l’impiego di prodotti naturali che garantiscono rispetto per la pelle ma anche per l’ambiente.

La manicure giapponese, trend diffuso da qualche anno è tornato di attualità per l’estate 2024.

Effetto ultra-naturale

Conosciuta anche con il nome di P-shine, la manicure giapponese è innanzitutto un modo per dedicare attenzioni speciali alle unghie, in particolare di quelle più fragili e facili alla rottura. Come dice l’aggettivo nasce infatti in un paese dove la cura viene prima dell’estetica e dove fin dai tempi più antichi le mani dalle unghie perfettamente in ordine venivano considerate un simbolo di distinzione. Dopo essere stata quindi per secoli appannaggio dell’aristocrazia del paese del Sol Levante, la manicure giapponese è diventata un modo per coccolare mani e unghie, soprattutto quando si presentano stressate per via dell’uso continuativo di smalti, solventi e pratiche invasive come può essere la rimozione degli smalti permanenti eseguita con frese e altri strumenti che possono danneggiare la cheratina.

La cera d’api che rinforza

La manicure giapponese va considerata quindi innanzitutto una pratica di cura che punta a regalare forza e salute alle unghie. Non a caso l’ingrediente base che viene utilizzato durante la seduta professionale è una sostanza naturale, fortemente rinforzante come la cera d’api che, oltre ad apportare nutrimento e rigenerazione alla lamina ungueale, la rende lucida creando un sottile strato protettivo che la difende dalle aggressioni esterne.

I passaggi chiave

La manicure giapponese inizia da un’attenta valutazione dello stato delle unghie così da stabilire i passaggi chiave per tamponare eventuali carenze e rimediare a determinate problematiche. In linea generale dopo avere pulito a fondo l’unghia con detergenti esclusivamente a base naturale si passa ad ammorbidire le cuticole con un prodotto oleoso a base di estratti di alghe, bambù, tè rosso e semi di loto per poi sistemarle cuticole con un bastoncino di legno di arancio, senza mai tagliarle. Con una lima di cartone si regolano le unghie che la manicure giapponese prevede di lasciare molto corte, proprio come suggerisce la moda del momento. Con un buffer si regolarizza il letto ungueale per procedere poi a stendere la cera d’api pressandola in modo che penetri a fondo dando nutrimento, forza e protezione alla cheratina. Con una lima di camoscio si elimina il prodotto in eccesso e si prosegue la manicure con un massaggio alle dita che migliora la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti. L’ultimo step prevede l’applicazione di una polvere di cera d’api che mescolata con polvere di riso, grazie ad un’alta concentrazione di calcio, potenzia l’effetto rigenerante e rinforzante del trattamento. Al termine della seduta, che dura anche un’ora e mezza, le unghie sono lucide come se si fosse applicato uno smalto trasparente con un effetto di naturale brillantezza che dura per un paio di settimane.