Milano Fashion Week Primavera/Estate 2024: quando la moda è una questione di pelle
Le prime sfilate della Milano Fashion Week dedicata alla prossima Primavera-Estate ci svelano delle collezioni in cui la pelle, eco e non, gioca un ruolo interessante
Ci stiamo inoltrando nella stagione autunnale, ma con la mente e il cuore ci proiettiamo già verso la Primavera-Estate 2024. Questo grazie alla Milano Fashion Week, che è partita decisamente con l’acceleratore con una serie di eventi, presentazioni e sfilate miranti a svelare le collezioni dei vari brand. Possiamo anticiparvi che ne stiamo vedendo davvero delle belle e non vediamo l’ora di raccontarvi tutti i trend che detteranno i prossimi must have di stagione.
Partiamo da un materiale che ha fatto capolino in passerella, coniugandosi a diversi tipi di mood tradotti in capi dai designer: parliamo della pelle, in versione eco e non.
Direttamente da Lineapelle
Ad aprire le danze, fuori calendario, sono state le sfilate che si sono tenute all’interno della Fiera Internazionale di Lineapelle. Questa è stata la location scelta dalla bravissima stilista Francesca Liberatore per presentare la sua collezione (o almeno una parte, dato che l’altra verrà svelata con un evento speciale il prossimo 7 ottobre a Ferrara) che ha come elemento principe proprio la pelle.
Gonne e abiti dai tagli destrutturati, ma anche micro-top camicie new romantic raccontano una donna grintosa e futuristica che però non rinuncia ad un tocco di romanticismo.
Sempre a Lineapelle abbiamo ammirato la collezione di Anton Giulio Grande che, rivisitando il patrimonio infinito dei suoi archivi, riesce a plasmare una nuova identità proponendo capi esclusivi in pelle, scardinando le convinzioni della couture “convenzionale”. Ciò che ne esce è una nuova moderna eleganza con giacche di pelle e bomber elaborati con frange, borchie e swarovski da sovrapporre a gonne lunghe e vaporose.
Dive urbane
Ogni donna può sentirsi una diva camminando per le strade della sua città. Questo è ciò che ci è sembrato volessero comunicarci maison come Iceberg e Fendi.
Iceberg parte dal concetto di rigenerazione, in onore del suo 50esimo anniversario. Come sottolinea il direttore creativo James Long: «Questo è il vero spirito di Iceberg oggi: divertente, assoluto, sicuro di sé, forte. La pelle di serpente è il simbolo di una vita in costante trasformazione. Una vita da vivere al massimo senza mai fermarsi, guardando sempre avanti. I capi sono pensati per essere indossati divertendosi e per ballare fino all’alba». Largo quindi, per esempio, a giacche bikers e top bandeau in ecopelle con stampa esotica. Il motivo serpente è stampato anche su trench e biker jackets in ecopelle con dettagli sportivi e moto inspired, e sono indossati con minigonne, pantaloncini al ginocchio e costumi da bagno, interi o due pezzi, sempre snakeskin printed con il dettaglio del logo metallico. Come non sentirsi una diva del rock?
Fendi invece si muove tra l’astrattismo geometrico (sia nei tagli che nelle fantasie) e mood cinematografici con capi estremamente femminili dove la pelle fa capolino non solo in capispalla come soprabiti, ma anche in pantaloni e gonne. Very chic!
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