03/03/2025

Milano Fashion Week A/I 2025-2026: girl power

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 03/03/2025 Aggiornato il 03/03/2025

Sono donne grintose, determinate, libere e dall'anima rock quelle raccontate da molte collezioni del prossimo Autunno-Inverno

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Durante questa Milano Fashion Week abbiamo visto diverse collezioni Autunno-Inverno 2025/2026 accomunate da un certo storytelling, che vede protagonista una donna contemporanea che (nonostante i tempi non facili) continua a vivere la vita con grinta e determinazione, pronte a prendersi il potere e quella libertà di essere sé stesse sempre e comunque. Che dire: un mood che ci piace molto, come i capi che sono nati da esso, naturalmente interpretato dalle sensibilità e spinte creative dei vari designer.

L’anima rock di Redemption e Twinset

Coerente con il suo percorso e il suo stile, Redemption si tuffa ancora una volta nel mondo della musica ispirandosi in particolare allo stile di icone rock-new wave degli anni ’70-’80 e reinterpretando questo glamour ribelle con silhouette sartoriali, dettagli androgini e sensualità sofisticata. La collezione, pensata per donne che non hanno paura di osare, presenta abiti monospalla con trasparenze o scollature seducenti, pantaloni fluidi e completi maschili rivisitati con giacche dalle nuove proporzioni (e attenzione, tornano anche le famose spalline imbottite). La palette cromatica? Dominata dal bianco e nero.

È invece una sintesi perfetta tra il romanticismo dell’estetica bohemien e l’energia vibrante del rock la collezione di Twinset, ispirate a icone come Marianne Faithful e Anita Pallenberg, donne libere e che hanno lasciato il segno.

Quello presentato in passerella è un guardaroba eclettico che gioca con le suggestioni: il power dressing anni’80 dialoga con l’opulenza vittoriana, coniugando maxi colli in taffetà, silhouettes scultoree, pettorine in pizzo. Si va poi dalla maglieria di pregio agli abiti in seta leggera, mentre giacche d’ispirazione militare, dalle spalle scolpite, rendono omaggio a un’eleganza maschile rigorosa. Giacche ricamate, abiti in velluto dévoré, capispalla jacquard e bluse dallo stile vittoriano richiamano il fascino del fin de siècle, reso attuale da shorts in pelle e lavorazioni crochet. Sul fronte cromatico si va dal bianco a nero, dal fucsia al bordeaux, passando per il marrone.

Il girl power secondo Elisabetta Franchi

«Questa collezione è un tributo alla forza e alla libertà delle donne che non hanno paura di esprimersi, che abbracciano la loro sensualità con disinvoltura e determinazione. Ho scelto Palazzo Acerbi come cornice per la mia sfilata, un luogo che racconta storie di opulenza e di audacia. Tra quelle stanze, ho voluto dare vita a una femminilità che è insieme elegante e rigorosa, decisa e provocante. Ogni abito racconta la storia di una donna che sfida le convenzioni con eleganza senza mai rinunciare al proprio potere» – così Elisabetta Franchi racconta la sua collezione che si ispira al minimalismo essenziale degli anni’90. Tra i capi che abbiamo amato di più i blazer in pelle animal-free stampa cocco e le biker jacket che segnano la figura, accostandosi a sensuali gonne midi e maglie aderenti. Ci sono poi cappotti sofisticati e sartoriali che celano abiti in jersey midi con cut-out audaci su spalle e fianchi. La pelliccia sintetica si sovrappone al tailoring impeccabile, mentre le giacche in vinile strette in vita definiscono un’allure iperfemminile. La palette cromatica è intensa e avvolgente, dominata dal nero e dal color caffè arricchita dalla profondità sensuale del merlot, un bordeaux carico di calore

La femminilità determinata di Ermanno Scervino

È una femminilità che è simbolo di autonomia e autodeterminazione quella rappresentata dalla collezione Autunno-Inverno 2025/2026 di Ermanno Scervino. I tratti distintivi? I grossi maglioni fatti a mano che diventano shearling indossati con abiti di chiffon, i cappotti-vestaglia di montone che avvolgono sottovesti ricamate e punteggiate di cristalli (il ricamo, lo ricordiamo, è uno dei pilastri della Maison), ma anche i tessuti maschili come spigati e i pied-de-poule che vengono usati per scolpire i blazer a clessidra o per sagomare i grandi cappotti sartoriali. Una chicca: le cinture ispirate alla corsetteria che incorniciano il punto vita con decisione, enfatizzando lunghi abiti tubino in ricamo a “punto sollevato,” una nuova tecnica artigianale che ribadisce la vena sperimentale della Maison.

La palette cromatica punta molto sul beige e panna.

L’Intelligenza Artigianale di Tod’s

Invece per la prossima stagione fredda Matteo Tamburini, direttore creativo di Tod’s immagina una donna che incarna l’Italian Lifestyle con forza e personalità, rappresentando un’eleganza autentica e un carisma che non segue regole. A queste suggestioni si intrecciano le immagini evocative di artisti come Irving Penn, le cui opere esplorano la sottile tensione tra fragilità e intensità emotiva. Tra i capi must have il cappotto over a doppio strato in cashmere, il Pea Coat con inserti in pelle e il trench e al bomber in Pashmy suede o nappa. La palette gioca con nuance naturali, arricchite da accenti di bordeaux intenso e verde oliva, affiancati dai classici bianco e nero.

Curiosità

La presentazione della collezione, il cui titolo è Intelligenza Artigianale, è stata impreziosita da una speciale installazione di Nelly Agassi: un abito scultoreo creato con frammenti di pelle di recupero, indossato da Carla Bruni, che regge un ago, simbolo dell’artigianato e del saper fare a mano.