24/09/2019

Milano Fashion Week SS2020: sensualità rock

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 24/09/2019 Aggiornato il 24/09/2019

Le donne di oggi sanno essere sensuali a suon di rock, come hanno tenuto a precisare alcune collezioni Spring-Summer 2020 presentate alla Milano Fashion Week

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Le donne hanno raggiunto (finalmente) una maggiore consapevolezza in se stesse e nelle proprie potenzialità. Poteva non accorgersene il mondo della moda, che ha sempre i radar attivati? Ecco quindi arrivare alla Milano Fashion Week delle collezioni Spring-Summer 2020 che ben rappresentano questo aspetto della femminilità.

Il bello delle donne è che rimangono delle inguaribili romantiche, ma ormai non hanno più paura di mostrare anche la loro anima rock e di sprigionare, nelle giuste occasioni, tutta la loro sensualità.

Sensualità in passerella

Nel corso di questa Milano Fashion Week abbiamo visto sfilare molti capi ad alto tasso di sensualità. È capitato, per esempio, durante il fashion show di Ermanno Scervino che ha messo in bella mostra l’intimo con grande eleganza, puntando su pizzi ed effetto vedo-non-vedo di completi a pigiama e abiti vestaglia.
In effetti l’underwear è stato ormai sdoganato e usato per rendere più seducenti alcuni outfit: lo sa bene La Perla, brand leader del settore (che proprio in questi giorni ha lanciato una capsule per festeggiare il suo 65esimo anniversario), sempre più attento a creare collezioni aperte a vari usi e interpretazioni.
Reggiseni a vista anche nella colorata, giovane e divertente collezione del brand MTSZ, ispirata alla generazione degli anni’90 cresciuta con MTV e la serie tv La Tata, ma con La Carica dei 101 nel cuore. Largo quindi a miniabiti in fucsia acceso illuminati sul décolleté da una cascata di Swarovski, ma anche a capi con stampe glitterate sul denim e soprattutto con l’iconico animalier dalmata.

La mia donna balla il rock

Molti i designer che, per la Spring-Summer 2020, hanno intenzione di far ballare le donne a ritmo di rock. La collezione di Cristiano Burani, per esempio, è un vero e proprio manifesto: il titolo è infatti #Glamgoesgrunge. L’estetica dei suoi capi si rifà a un viaggio con direzione Seattle, avente come colonna sonora l’alternative rock. Da qui la sperimentazione sui materiali, le sovrapposizioni strutturate, le stampe floreali, il jacquard di ispirazione maschile e soprattutto la vera pelle trattata come un tessuto.
Vicino a questo mondo grunge anche Iceberg, che però si contamina con il glam e punta maggiormente sul colore all’insegna del mix and match.
Sono good vibration che percorrono Bohemian Collection, la capsule di Braschi con pezzi iconici che catturano la spensieratezza dell’aristo-chic del terzo millennio. Una collezione che conserva un animo leggero e rock, dallo spirito seventies, che punta sui pellami più ricchi e sulle incursioni animalier.
Il più dirompente si conferma però Gucci, con un fashion show dall’ambientazione asettica, l’ideale per presentare una collezione che vuole essere una presa di posizione ben precisa contro il potere e un sistema che tende a controllarci. In passerella camicie di forza, ma anche capi fatti di scollature, spacchi e trasparenze.
A colpirci è stata anche la sfilata Semir x Dumpty (nata dalla collaborazione tra il brand Semir e la nuova generazione di designer cinesi Dumpty), che ha portato in scena la Generazione Z con una collezione a tema Smart Youth, la quale rappresenta il suo stile di vita. Largo quindi a capi androgini con design multifunzionali, stampe laser, tasche esterne e marsupi (perfetti per portare smartphone e tablet).
All’interno del format MadMood è stata invece presentata Pretty Punk, la collezione Spring-Summer 2020 di MaDamm, il brand della giovane e talentuosa stilista Marta Lanzillotta che si è fatta ispirare da una Los Angeles intrisa di sapori 80s e funky.