Milano Fashion Week primavera-estate 2022: la riscoperta del romanticismo

Dopo delle edizioni sperimentali e per forza di cose digitali, la Milano Fashion Week torna (quasi tutta) in presenza e per la città si torna a respirare quella frenesia di un tempo, con addetti ai lavori, influencer e celebrities che corrono da una parte all’altra per scoprire le collezioni primavera-estate 2022 delle varie maison. E anche a noi piace immergerci di nuovo in questa full immersion glamour, dove la creatività domina sovrana.

Troppo prese a dimostrare a tutti di essere moderne e rampanti, noi donne avevamo forse dimenticato quanto era bello perdersi nell’emotività. Però quello che abbiamo passato ci ha cambiato profondamente e alcuni stilisti hanno catturato questo nuovo mood, traducendolo in capi ad alto tasso di femminilità.

Tra fuochi e farfalle

La pandemia e il lockdown ci hanno portato a guardarci dentro, a scavare nelle nostre emozioni e a farle emergere senza timori e pudori. E in questo percorso è stato fondamentale la riscoperta del contatto con la natura, che ci ha riportato alla nostra essenza. Non c’è quindi da stupirsi se alcuni stilisti hanno voluto renderle omaggio nelle loro collezioni.

La primavera-estate 2022 di Antonio Marras, per esempio, si nutre delle suggestioni legate al fuoco, visto però non come distruzione ma rinascita. Le sue donne sono figure sfocate come apparizioni in écru tinto nel tè o nere pece o stampe a rose. Nella collezione camice incastrate di pizzi, ritagli, sangallo e ricami si alterano a tailleur fiorati e ricami. E ovunque è un tripudio di tulli, cotoni, voile e pizzi tridimensionali.

Rinascita e metamorfosi sono anche le parole chiave della collezione di Alberta Ferretti, ben rappresentate da una simbolica farfalla che fa capolino su diversi capi, tra ricami e pizzi, muovendosi in un mood sognante e minimal dove a dominare è la tinta unita (bianco, nero e beige).

Romantic rock-pop

La farfalla è anche uno dei leitmotiv della collezione primavera-estate 2022 di Blumarine, che però traduce il romanticismo in una chiave decisamente più rock con capi dai colori sgargianti e sbarazzini, che si muovono tra rouches, trasparenze e rose (in stampa e non solo). A quanto pare la sua è una donna che crede nell’amore, ma anche nella seduzione.

Invece quella raccontata da Luisa Beccaria attraverso i suoi abiti è una donna marittima e non ha caso ha scelto di presentare la collezione con uno short-movie girato a Capri. Una collezione che ha un’indole più pop, con stampe floreali dominate dai colori tenuti, rouches, balze e sangalli. E qui si pensa un po’ anche alla spiaggia, con prendisole e kaftani.