Palpebre: l’arte della sfumatura

La matita sì, il mascara anche, ma l’ombretto proprio no. Sono tante le donne che lo considerano un prodotto da esperte che richiede pratica e tempo per essere usato come si deve. Ma non è così.

Inutile, allora, perdere le tante opportunità che questo prodotto offre, prima fra tutte quella di valorizzare al massimo lo sguardo e dare carattere anche al look più anonimo.

Polvere, crema o matitone?

L’ombretto classico è quello in polvere pressata che permette di modulare all’infinito l’intensità del colore sulle palpebre. La versione più nuova è rappresentata dagli ombretti cotti che, grazie a una particolare tecnica di lavorazione, si possono usare con l’applicatore asciutto per un trucco soft, bagnato per una sfumatura più carica.

Gli ombretti in crema hanno il grande pregio di poterli stendere con facilità e velocità, semplicemente con le dita e senza grande margine di errore. Attenzione però che tengono meno e, soprattutto se si sta a lungo sotto le luci, rischiano di depositarsi nelle pieghe delle palpebre segnandole.

La scelta più easy? L’ombretto in crema nella versione a matitone che piace per la morbidezza, la rapidità e la praticità di applicazione e anche per la possibilità di utilizzarlo sia come ombretto sia come matita per delineare il contorno occhi.

Le palette di tendenza

Scegliere il tono dell’ombretto è innanzitutto una questione di gusto personale. Ma anche la moda gioca la sua parte. La nuova stagione propone ancora una volta molti toni naturali, nelle sfumature più trasparenti del nude fino ai marroni più decisi: stanno bene su tutti i visi, a qualunque età e in ogni occasione e hanno il grande pregio di regalare un make up elegante e insieme molto discreto.

Anche il bordeaux, il viola, il porpora, altri colori di tendenza nella palette dell’autunno, sono piuttosto facili da indossare e si prestano bene a sostituire il nero in smokey eyes più morbidi e adatti anche al giorno.