Sopracciglia tatuate: gli errori più frequenti
Sono sempre più richieste ma occorre evitare di finire nelle mani sbagliate. I consigli dell’esperta
Folte oppure più sottili ma sempre ben disegnate e in ordine. Ormai è chiaro per tutti che le sopracciglia non sono un semplice accessorio ma una parte preponderante nell’economia della bellezza. Ecco allora che anche per il 2023, insieme a trend che le fanno sparire completamente o le vestono con una striscia di glitter, rimane vincente la scelta di definirle alla precisione con il trucco semipermanente.
Ma non sempre il risultato è quello atteso: disegni irregolari e solchi alterati, “buchi” e macchie sono all’ordine del giorno e rischiano di rovinare l’armonia dell’intero volto.
«Per evitare spiacevoli inconvenienti è bene seguire pochi ma importanti consigli», spiega Arba Kamberi, master internazionale che tiene corsi e masterclass sul trucco permanente e Ceo della Abbipmu.
Un compito da professionisti
Il primo consiglio da seguire è quello di rivolgersi sempre a un professionista, un dermopigmentista professionale piuttosto che a un tatuatore. Inoltre, è importante accertarsi che il dermopigmentista sia abilitato in regione con questa qualifica e non sia un semplice estetista, che abbia fatto un percorso di studi specifico e che abbia seguito il corso di igiene e sicurezza regionale.
Mai a casa
Assolutamente da evitare che trattamenti di questo tipo vengano eseguiti in ambiente domestico: va sempre ricordato che quello che si paga in meno viene tolto dalla sicurezza sanitaria, dall’igiene, dall’assicurazione professionale in caso di problemi. Bisogna poi accertarsi che l’ambiente di lavoro sia igienicamente sicuro, possibilmente dedicato in esclusiva a questa procedura e non utilizzato per altri servizi (cerette, tintura capelli, massaggi). Fondamentale che vengano usati prodotti monouso o sterili e soprattutto pigmenti di nuova generazione che rispettino le normative più recenti in vigore dal 01/01/2023 . I pigmenti di nuova generazione REACH 2023 sono, infatti, più puri e privi di sostanze ritenute cancerogene. Inoltre, assicurano un risultato stabile, senza colori che virano verso tonalità indesiderate (blu, grigio, verde o rosso). Da ultimo meglio diffidare da trattamenti con costi molto bassi: mediamente in Italia un trattamento di PMU costa dai 400 euro in su; se chi lo esegue poi è un master internazionale si possono anche superare gli 800/900 euro.
Cosa fare se non si è soddisfatte
«Sempre più spesso» spiega Arba Kamberi «si rivolgono alla nostra clinica specializzata clienti che hanno fatto una scelta sbagliata in uno o più dei punti precedenti e ora si trovano in viso un lavoro non soddisfacente o che, addirittura, ha rovinato la loro pelle. Laddove possibile, con tecniche specializzate, è possibile comunque correggere gli errori. Altre volte, invece, l’unica via per risolvere il problema è iniziare un percorso di rimozione del precedente lavoro tramite una o più sedute di rimozione laser dal medico estetico. Solo dopo questo passaggio sarà possibile creare un trucco permanente che finalmente potrà soddisfare e, soprattutto rispettare la pelle».
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