Yoga, un affondo contro lo stress
Secondo lo yoga esiste uno stretto legame fra i muscoli flessori delle anche e lo stato d’animo: un asana di allungamento profondo, quindi, può eliminare le tensioni, riportando il benessere
Tutte noi, durante le lezioni di fitness, abbiamo già sentito parlare degli ileo-psoas, i flessori delle anche: sono una coppia di muscoli simmetrici che partono dalle vertebre lombari, superano lateralmente le creste iliache e si innestano su ciascuno dei due femori. In palestra li abbiamo conosciuti perché spesso, durante gli esercizi per gli addominali, “rubano” loro il lavoro (perciò crediamo di tonificare solo l’addome, anche quando ciò non avviene!), oppure perché la loro contrazione eccessiva (dopo le sedute di allenamento intense) può procurare mal di schiena.
Ma gli psoas hanno una valenza particolare (e abbastanza sconosciuta) anche nel mondo yogico: sono chiamati “muscoli dell’anima”, perché sono in strettissima correlazione con la sfera psicoemotiva.
Agire contro lo stress
L’insegnante di yoga Francesca Cassia spiega che le culture orientali pongono l’accento sulla connessione fra gli psoas e il sistema nervoso simpatico, quello che interviene nel controllo delle funzioni corporee involontarie. In presenza di situazioni stressanti, di paura o di forti emozioni negative, gli psoas si contraggono: è un meccanismo di difesa, una sorta di “alert” attraverso cui il corpo manifesta la presenza di un pericolo. Ma c’è di più: quando si verifica questo irrigidimento muscolare automatico, i maestri yogi spiegano che l’energia vitale si inceppa e perde armonia. E poiché dal fluire dell’energia dipende anche la corretta funzionalità degli organi, la tensione anomala degli psoas procura disturbi mestruali e fastidi al colon. Un rimedio alla portata di tutte? L’esecuzione di Anjaneyasana, l’asana dell’affondo: un esercizio che comporta un’estensione e quindi uno stretching molto pronunciato degli psoas, utile a rilassarli efficacemente.
Come si esegue l’asana dell’affondo
L’asana si effettua partendo da un affondo “di tipo fitness”, con una gamba avanti, l’altra indietro ed entrambe le ginocchia piegate a 90 gradi. Appoggiate le mani sulla coscia anteriore, per aiutarvi nell’equilibrio, ed estendete la gamba posteriore, scendendo il più possibile con il bacino verso il pavimento. Se le vostre capacità ve lo consentono, portate le braccia in alto e accentuate l’allungamento della catena muscolare anteriore con un’inarcatura del busto all’indietro. La posa viene mantenuta per 5-6 respirazioni complete, poi si esegue invertendo la posizione delle gambe.
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