Yoga: migliora gli addominali e pure l’autostima con la tavola laterale
Vasisthasana fa lavorare gli addominali in profondità, modellandoli, ma aumenta anche la determinazione e la forza di volontà
Provate a cercare sul web l’immagine di uno yogi che esegue Vasisthasana, la tavola laterale: vi ricorda qualcosa? La risposta è sicuramente sì, perché quello della plank laterale è un esercizio del functional training che tutte noi eseguiamo frequentemente nei corsi di tone-up in palestra. Ora sapete che è anche una posa yoga, per giunta di grande efficacia.
Un asana perfetto se volete un esercizio che abbia come focus l’addome: ha una valenza modellante straordinaria, ma in chiave yogica stimola anche il terzo chakra, da cui dipendono determinazione e forza di volontà.
Tutti i vantaggi
Vasisthasana è una posizione che mette in gioco intensamente la muscolatura di tutto il corpo, ma in particolare gli addominali, che devono essere sempre attivi, con l’ombelico risucchiato: è infatti un asana di equilibrio e richiede una continua stabilizzazione per non sbilanciarsi. I maestri yogi insegnano, però, che questo lavoro sulla stabilità è un allenamento olistico: durante la posa, infatti, viene stimolato Manipura, il terzo chakra, che si trova fra l’ombelico e lo sterno e che presiede alla forza di volontà, alla sicurezza e alla capacità di adattamento. Sfidarsi a stare in equilibrio, quindi, è un esercizio fitness efficacissimo, ma regala anche benefici sulla fiducia in sé e sull’autostima, perché insegna l’autocontrollo anche in situazioni di difficoltà.
Due possibilità
L’insegnante Elena Fanfani spiega che per effettuare l’asana ci sono due possibilità. Se siete meno allenate, mettetevi in ginocchio a terra, assumete la posizione della plank a braccia tese e gambe unite, poi ruotate tutto il corpo di 45 gradi, a destra o a sinistra, fino a trovarvi in appoggio su una sola mano (con l’altro braccio teso verso l’alto) e sulla parte esterna del piede sottostante. Dovete attivare bene gli addominali, per mantenere allineati gambe, busto e testa. Rimanete per almeno 5 respiri completi e lenti, poi eseguite il tutto dall’altra parte. Ripetete la sequenza qualche volta, secondo le vostre possibilità.
Se invece siete più allenate, potete entrare nella posa dall’asana del Cane a testa in giù (V rovesciata): da qui staccate una mano ed eseguite la rotazione di 45 gradi e mantenete la posa con le stesse modalità descritte prima. In questo caso però l’impegno muscolare per tutto il core è maggiore e la sfida più stimolante.
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