Yoga in inversione: cambia punto di vista per restare giovane

Lo yoga ha grandi potenzialità antiage. Si tratta di un aspetto importante della tradizionale disciplina indiana: una pratica costante, infatti, può essere utilissima per ringiovanire tutti i tessuti del corpo, ma anche per regalare al viso i benefici di un massaggio ad effetto lifting o di un buon sonno ristoratore. Le pose più efficaci per un’azione antietà sono quelle in inversione: in pratica, quelle a testa in giù.

Per 10 minuti

La regina delle pose in inversione, come ci spiega l’insegnante di yoga  Francesca Cassia, si chiama Sirsasana (nella foto). Il suo nome deriva da Sirsa, che in sanscrito significa testa, ed è proprio un asana in cui si rimane verticali, in appoggio sulla sommità del capo e scaricando il peso anche sulle braccia: la si raggiunge seguendo un preciso percorso di apprendimento e di bilanciamento dell’equilibrio corporeo. Gli yogi esperti la tengono anche molto a lungo e insegnano che 10 minuti di Sirsasana assicurano i benefici di 3 ore di buon sonno.

Perché è così efficace

Una posizione capovolta così emblematica inverte infatti l’effetto della gravità su tutti i tessuti corporei, decongestiona gli organi interni, aumenta l’afflusso di sangue (cioè di ossigenazione e di nutrienti) all’epidermide del viso, dà grande lucidità cerebrale, interferisce con le onde cerebrali (portando chi la esegue a una condizione di relax analoga a quella della meditazione) e ha addirittura il potere di acuire la vista e gli altri sensi. In pratica, la sua è un’azione ringiovanente a tutto tondo.

Anche per principianti

“Ma chi ci riesce?”, obietterete voi. Se siete principianti, non dovete disperare. Per avere efficacia antiage, una posizione capovolta non deve essere così estrema: è sufficiente che la testa si trovi in posizione inferiore a quella del cuore. Sono quindi anche alla portata delle neofite parecchi asana in inversione, come il Cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana), la Candela (Sarvangasana) o il Piegamento in avanti (Uttanasana). Ricordate comunque che alle posizioni in inversione, incluse quelle estreme, si può arrivare con un percorso che può essere più o meno lungo, ma che è accessibile a tutte. L’importante è essere pronte a “capovolgere i propri punti di vista” e affrontare l’entrata nelle pose in modo graduale, senza paura: quanto più ci si contrare per il timore di cadere, tanto più faticose risultano le tenute. Gli esperti assicurano che mantenere una posizione capovolta in modo corretto non comporta sforzo, ma garantisce uno stato di equilibrio psicofisico incomparabile.