Yoga: fai il cane a testa in su per tonificare l’addome
Sembra un allungamento ma non lo è: le sue potenzialità rassodanti sulla muscolatura del core rendono questo asana sfidante e molto benefico per ottenere una pancia piatta e più definita
Volete un addome piatto, sodo e definito? La posa dello yoga che fa per voi è il Cane a testa in su, che in sanscrito si chiama Urdhva mukha svanasana. La suggerisce l’insegnante Francesca Cassia, spiegandone i motivi.
Non confondete questo asana con quello del Cobra: si eseguono in modo diverso e hanno benefici differenti.
Un allungamento per gli addominali
Se osservate il Cane a testa in su, la prima sensazione che avete è di un allungamento molto marcato di tutta la catena cinetica anteriore, perché l’esercizio comporta un inarcamento del corpo all’indietro. In verità questo movimento, che ricorda un po’ un cane che si stiracchia, è molto diverso da quello del Cobra: in quest’ultima posa, infatti, si effettua uno stretching dei muscoli anteriori delle gambe e degli addominali, mentre in Urdhva mukha svanasana gli addominali lavorano. Come è possibile? La differenza sta nella posizione delle cosce. Quando le cosce stanno appoggiate al tappetino, come avviene nel Cobra, l’estensione indietro e l’apertura che si crea è un allungamento a tutti gli effetti: si tratta infatti di un inarcamento passivo, che non richiede una contrazione della muscolatura addominale. Se invece, come nel Cane, il peso si scarica solo sulle braccia tese e sul dorso dei piedi, lasciando interamente le gambe staccate da terra, gli addominali sono attivi.
Core sempre impegnato
Il ruolo stabilizzatore del core è importantissimo durante la tenuta, perché questa attivazione profonda impedisce alla zona lombare della schiena di inarcarsi eccessivamente e la protegge. Per questo motivo, tenere Urdhva mukha svanasana per non meno di 4-5 respirazioni complete ha un benefico effetto di tone-up sugli addominali.
Se volete mettervi alla prova in un flow, in una piccola sequenza, il Cane a testa in su si raggiunge dalla plank, direttamente o frapponendo tra un asana e l’altro anche una plank laterale.
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