Yoga contro il mal di testa
Uttanasana è una delle posizioni di rilassamento che contribuiscono a contrastare le cefalee, specialmente di origine muscolotensiva
Lo yoga è una pratica di benessere globale e può offrire soluzioni concrete anche per risolvere fastidi e disturbi molto comuni. Un esempio? Il mal di testa, specialmente quello di origine tensiva, che è provocato dall’anomala contrazione dei muscoli della nuca, del collo e delle spalle.
Alcuni asana dello yoga permettono di rilassare i muscoli che, con la loro contrazione, provocano cefalee e capogiri.
Scopri le posizioni decontraenti
Come spiega l’insegnante di yoga Elena Fanfani, sono utili a questo scopo svariate posizioni che comportano un rilassamento muscolare di tutta la parte superiore del corpo e che allungano e decontraggono la schiena, come Pashimottanasana, in cui siete sedute a terra a gambe tese e chiudete il busto a libro sulle cosce, Janushirasana, in cui siete sedute a terra con una gamba piegata e il tallone al pube, l’altra estesa e flettete il busto sulla gamba tesa, oppure Uttanasana, il grande piegamento in avanti.
Come si esegue Uttanasana
Quest’ultima è la posizione decontratturante più semplice e accessibile a tutte: siete in piedi, con la gambe unite e tese, e flettete il busto sulle cosce, arrivando con le mani a toccare i piedi. Dovreste mantenere l’asana per almeno 3-5 minuti.
In due versioni
Uttanasana può essere eseguita in due modi, seguendo i dettami di due diversi approcci allo yoga, l’Hatha yoga e lo Yin yoga: il primo è la forma più “muscolare” e nota al grande pubblico, il secondo si basa su posizioni statiche, in cui i muscoli e i tessuti profondi si rilasciano.
- Se eseguite Uttanasana come suggerisce l’Hatha yoga, cioè in modo più “attivo”, dovete assumere una posizione di flessione molto protratta in avanti, in modo da creare spazio fra le vertebre e allungare tutti i muscoli intervertebrali. Usate il respiro, e in particolare ogni espirazione, per spingervi sempre più verso il basso: ad ogni emissione di aria, attraverso la bocca) svuotate l’addome e date maggiore enfasi alla chiusura del busto sulle gambe, perché lo stretching sia più efficace.
- Se eseguite Uttanasana secondo i principi dello Yin yoga, invece, siete più “passive” e dovete solo lasciare che siano la forza di gravità e il peso della testa a far scendere gradualmente la parte alta del vostro corpo verso il suolo. L’unico movimento che potete effettuare quando siete rilassate, in scarico totale, è la rotazione della testa a destra e a sinistra, come per dire “no”: è utile per sbloccare e sciogliere le contratture localizzate, ma deve essere eseguita molto lentamente.
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