03/06/2022

Yoga: una questione di equilibrio

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 03/06/2022 Aggiornato il 03/06/2022

Astavakrasana, l'Asana degli Otto angoli, è molto intensa e allenante dal punto di vista fitness, ma insegna che nella vita conta più l’equilibrio che la forza

yoga - equilibrio

Sicuramente l’avete vista in qualche fotografia: Astavakrasana, la posizione degli Otto angoli o delle Otto curve, è una posa impegnativa in sospensione sulle braccia, in cui i gomiti sono piegati (immaginate un push-up), il busto è mantenuto parallelo al suolo mentre le gambe, con una profonda torsione del bacino verso un lato, si trovano anch’esse parallele al tappetino, ma chiuse intorno al braccio: una da una parte e una dall’altra, con i piedi intrecciati fra loro.

Un’apparente contorsione per circensi, che rimanda a un protagonista del mito indiano, il saggio Astavakra, e alle sue deformità fisiche.

L’insegnante di yoga Francesca Cassia spiega che la posizione preparatoria di Astavakrasana (nella foto sopra) è un esercizio fitness intenso ed efficacissimo, che tutte potete provare: in realtà assicura che anche la posa completa non è poi così inaccessibile.

Come si prepara

La preparazione dell’asana si effettua sedute sul tappetino e comporta un core training molto profondo. Mentre le mani sono appoggiate a terra, le gambe si sollevano entrambe a formare una V con il busto. Mentre però nel Teaser del Pilates  (che la posa ricorsa lontanamente, almeno a un primo sguardo) le gambe sono unite e tese davanti al petto, in questo esercizio le gambe si trovano una da una parte e una dall’altra rispetto a un braccio e lo stringono, con un’attivazione intensa degli adduttori e con un intreccio dei piedi al di là del braccio. Tenere questa posizione e bilanciare il proprio peso mette in gioco l’equilibrio (quindi gli addominali) e la forza muscolare, potenziando e definendo la muscolatura di tutto il corpo. Eseguirla per 5-6 respirazione complete su entrambi i lati costituisce perciò un total body workout di assoluta efficacia.

L’esecuzione completa

Per chi vuole osare e tentare l’esecuzione completa di Astavakrasana, o almeno di qualcosa che assomigli alla posa, la sfida sta “solo” nell’avere il coraggio di buttarsi in avanti e di sollevare i glutei da terra, trovando il proprio punto di equilibrio. Metaforicamente questa posa insegna che nella vita contano più il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo e l’equilibrio che la forza fisica e il mito si Astavakra, tanto brutto quanto saggio, incarna un altro concetto che nello yoga è essenziale e che tutti i praticanti dovrebbero sempre ricordare: non dobbiamo mai giudicare noi tessi da come ci riesce una posa (magari storta, incerta, parziale e brutta da vedere), ma dai benefici che comunque ci regala.

L'esperto consiglia

Il mito del saggio Astavakra, marcatamente deforme nel corpo ma di un’intelligenza superiore, è di un’attualità sconvolgente: insegna che non bisogna mai giudicare le persone dalle apparenze.