Yoga: un Guerriero inverso per modellare i punti critici
Un asana che fa lavorare moltissimo i muscoli dalla vita in giù e che migliora la capacità polmonare, riossigenando l’intero organismo
Gli inglesi lo chiamano Reverse warrior (guerriero rovesciato, o guerriero inverso), mentre il suo nome in sanscrito è Viparita Virabhadrasana: è una delle molteplici posizioni yoga legate alla figura del Guerriero, che è molto presente nella mitologia indiana.
Questo asana viene consigliato in questo periodo perché assicura benefici importanti sulla salute, sull’equilibrio emotivo e anche sulla silhouette, grazie all’impegno muscolare che comporta.
La posa è controindicata soli in caso di ipertensione o se soffrite di pressione bassa. Eseguitela sempre dopo qualche minuto di riscaldamento (è perfetta la sequenza del Saluto al sole)
Come si esegue
Come suggerisce l’insegnante Elena Fanfani il Guerriero inverso si esegue partendo dalla posa del Guerriero II: divaricate le gambe, ruotate il piede destro verso l’esterno (il sinistro rimane con la punta in avanti) e piegate la gamba destra, spostandoci il peso del corpo. Il ginocchio deve rimanere sopra alla caviglia, il bacino è aperto e frontale, il busto è eretto e frontale, la gamba sinistra rimane tesa. Quanto più avete distanziato le gambe, tanto più il vostro piegamento sarà profondo: l’ideale sarebbe che la coscia della gamba destra fosse parallela al suolo, ma non importa quanto scendete, assecondate le vostre possibilità (i benefici sono comunque assicurati). Aprite le braccia a croce, poi portate il braccio destro verso l’alto, aprite il petto e inclinate il busto e la testa verso sinistra, lasciando scivolare la mano sinistra sulla gamba tesa, verso il piede. L’ampiezza del movimento dipende dal vostro grado di flessibilità: fate però attenzione a controllare la zona lombare, che non deve inarcarsi pericolosamente, e a non estendere la gamba destra. Rimanete in posizione almeno 5 respiri completi, poi ripetete il tutto dall’altra parte.
Un aiuto per cominciare
Potete far precedere l’esecuzione della posa con una fase di mobilizzazione preliminare, che vi renderà più sciolte ed elastiche: assumete la posizione di partenza, poi inspirando portate il braccio verso il soffitto, allungando bene il busto, e ritornate in Guerriero II espirando. Ripetete questo movimento alcune volte, poi effettuate la tenuta.
Perché è utile
L’asana fa lavorare molto intensamente e quindi modella i muscoli delle gambe e dei glutei, ma rinforza anche gli addominali, che devono essere costantemente attivi per aiutarvi nell’equilibrio, e il pavimento pelvico. Oltre agli effetti di rassodamento della figura dalla vita in giù, però, Viparita Virabhadrasana ha anche grandi potenzialità riossigenanti e quindi detox per tutto l’organismo: il movimento di apertura del petto, infatti, accresce la capacità polmonare e migliora la respirazione. Inoltre la ricerca di stabilità corporea, durante il movimento e la tenuta, si traduce in un senso di migliore “solidità”, di calma e di stabilità emotiva.
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