Yoga per il mal di schiena
Molte volte il dolore lombare dipende dall’eccessiva contrazione di un muscolo-chiave del nostro corpo, l’ileopsoas, ma ci sono asana adatti a rilassarlo e a riportare il benessere
C’è un muscolo dal nome difficile, ileopsoas, che sicuramente avrete sentito nominare in palestra, perché spesso “ruba” il lavoro agli addominali (che noi tutte, invece, vorremmo tonificare in modo circoscritto e mirato). In realtà si tratta di una coppia di muscoli (ce n’è uno per lato): partono dalle vertebre lombari, passano lateralmente alla parte anteriore del bacino, all’altezza delle ali iliache, e vanno a innestarsi sui femori. Sono muscoli cruciali, perché si attivano in una molteplicità di movimenti (primo fra tutti quello in cui flettete la coscia verso il busto, o viceversa) e il loro iperlavoro li porta spesso a essere contratti.
Da un’eccessiva tensione dell’ileopsoas dipendono moltissimi casi di dolore alla zona lombare della schiena: un fastidio comunissimo, che si può contrastare con esercizi di allungamento adeguati.
Con lo Yin Yoga
L’insegnante di yoga Elena Fanfani spiega che ci sono alcuni asana efficacissimi per decontrarre l’ileopsoas e ci insegna come eseguirli. Ci viene in aiuto lo yin yoga, la branca dello yoga che si basa su posizioni statiche, in cui i muscoli si rilasciano e i tessuti profondi si allungano.
La posizione del Dragone
In quadrupedia, portate la gamba destra avanti, appoggiando il piede fra le mani in modo che la caviglia sia sotto al ginocchio. Poi affondate con il bacino verso il basso, allungando il più possibile la gamba sinistra indietro. Tenete il busto eretto, appoggiando le mani sulla coscia anteriore. Rimanete in posizione per non meno di 2-3 minuti, respirando in modo lento e naturale. Poi “scivolate” nel secondo asana.
La posizione della Mezza sella
Dalla posizione del Dragone, spostate il peso sul ginocchio sinistro (quello posteriore) ed estendete progressivamente la gamba destra, portando i glutei in appoggio a terra vicino al piede sinistro. Aiutatevi appoggiando le mani al suolo. Poi inclinate il busto indietro quanto più vi è possibile (appoggiatevi sugli avambracci) e se riuscite arrivate a far aderire la schiena al pavimento, mentre la gamba destra è estesa e anch’essa appoggiata a terra. Una variante più semplice vi permette di piegare la gamba destra, appoggiando il piede al suolo. Rimanete in posizione per non meno di 2-3 minuti, respirando in modo lento e naturale. Per “uscire” dalla posizione, rotolate con il corpo verso destra, sul fianco, e ricominciate la sequenza sull’altro lato, cioè eseguendo il Dragone con la gamba sinistra davanti e la destra estesa dietro.
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