20/09/2024

Yoga: la giusta pratica per l’autunno

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 20/09/2024 Aggiornato il 20/09/2024

Perché iniziare anche le sessioni sul tappetino con ritmi e sfide eccessivi? Meglio pensare al proprio benessere e assecondare il bisogno di gradualità che è tipico di questo periodo dell’anno

okCHARLOTTE LAZZARI BY MARGHERITA CENNI

Le settimane successive al rientro dalle ferie sono per tutte un momento critico. Siamo infatti chiamate a riprendere ritmi di vita e di lavoro battenti: tutti ci chiedono di fare, di dare, di correre, di agire, ma il nostro organismo non è pronto a fare “il grande salto” in un batter d’occhio, passando dal relax delle vacanze all’iperattività cittadina. Di solito gli serve una fase per riabituarsi con gradualità, e senza forzare, per evitare di ritrovarsi in preda allo stress da sovraccarico in pochissimo tempo. In questo clima psico-fisico è utile riprendere anche l’attività motoria con un crescendo armonioso, senza eccessi, e l’insegnante di yoga Francesca Cassia ci spiega come dovrebbe essere la pratica della tradizionale disciplina indiana in questo periodo.

Settembre è un periodo di reset, un momento di calma in cui dedicarsi all’ascolto, rimandando la pratica più energetica almeno di qualche settimana.

Ascoltare il corpo

I cicli del corpo vanno ascoltati, abbracciati e assecondati, riprendendo tutte le attività con dolcezza. Come afferma il filosofo del II secolo a.C. Patanjali nei suoi Yoga sutra (uno dei testi più importanti sullo yoga), tutto è in costante cambiamento, tutto fluisce con un andamento ciclico: lo yoga insegna a fluire insieme a questi cambiamenti piuttosto che a tentare di resistere, con un dispendio di energie inutile e faticoso. Attraverso la pratica bisogna mettersi alla prova piano piano, si sperimenta e ci si sfida in modo graduale, facendo piccole conquiste, senza pretendere di ottenere tutto-e-subito e pensando prima di tutto al proprio benessere. Solo in questo modo, secondo i maestri yogi, si riesce a sfruttare nel modo più completo il proprio potenziale del momento, qualunque esso sia. Questi principi valgono sia sul tappetino, dove è bene seguire i propri ritmi interiori e il proprio stato emotivo, sia per la vita in senso lato.