Yoga: il respiro che rilassa anche la mente
Inspirare ed espirare correttamente durante la pratica dello yoga ha effetti benefici e calmanti non solo per il corpo: tranquillizza, rigenera
L’aspetto dello yoga più noto al grande pubblico è quello prettamente fisico, legato al movimento, all’esecuzione di particolari asana. L’Hatha yoga, la branca più “ginnica” dell’antica disciplina indiana, è infatti quella più diffusa e vicina alla sensibilità occidentale, quindi ampiamente praticata nelle palestre con obiettivi fitness. Tuttavia questa visione parziale non rende giustizia allo yoga della tradizione, in cui l’individuo è sempre stato considerato nella sua completezza e non suddiviso in corpo, mente, cuore.
Il segreto è nel respiro
«Nello yoga non contano l’azione, il movimento sbandierato, le posizioni scenografiche, perché il crocevia del benessere è il respiro» sostiene il maestro Antonio Nuzzo.
Il respiro rilassa il corpo, calma le tensioni emotive, innesca nell’organismo processi biochimici che inducono alla tranquillità e riequilibra anche il processo mentale.
Con la mano sull’addome
Respirare superficialmente, cioè utilizzare solo la parte alta del torace, non è né corretto né benefico. «Ogni buon maestro dovrebbe prima di tutto insegnare a respirare, solo dopo questa fase si passa all’esecuzione delle posizioni e agli esercizi di pranayama. Qualsiasi asana, anche acrobatico, è inutile se non si respira bene» continua l’insegnante. Bisogna appoggiare una mano sull’addome e ascoltare: gli atti respiratori devono partire dal ventre, che si gonfia e si sgonfia ogni volta. Usare bene il respiro durante l’esecuzione degli asana permette di eliminare qualsiasi tensione.
Relax globale
Sappiamo quanto i movimenti del diaframma ampi e completi allentino le tensioni muscolari e interferiscano con i battiti cardiaci, con la pressione del sangue, contrastino ansia e stress. Ciò che i grandi maestri dello yoga possono insegnarci, oltre a questo, è che il respiro ha la capacità di rilassare anche la mente. Il movimento ritmico del respiro la conduce infatti in uno stato di relax, in cui la mente rallenta la sua funzione: siamo abituati a sollecitarla sempre, in modo frenetico, ad attivare il cervello, invece attraverso il respiro la mente diventa ricettiva, senza essere reattiva. Si calma, si “svuota”. E questa è una condizione di grande benessere.
La via del silenzio
Agendo volontariamente sul respiro con esercizi ad hoc e guidandone il ritmo si percorre quella che l’esperto chiama “la via del silenzio”, cioè la strada dell’armonia.
Ti potrebbe interessare anche:
- Bicicletta e gambe grosse: stop ai falsi miti
- Pull up per modellare e rassodare l'upper body. E pure il seno
- Corpo tonico e snello in 5 minuti con il training a circuito
- Pilates: la step barrel per gambe leggere e senza cellulite
- Nuoto (e non solo): 7 esercizi a secco per un allenamento dimagrante completo