14/10/2022

Yoga: gambe leggere e modellate con la Sedia

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 14/10/2022 Aggiornato il 14/10/2022

Se cercate un training efficace e sfidante, Uktatasana è ciò che fa per voi. Oltre a garantire benefici importanti per la definizione muscolare, sviluppa l’equilibrio fisico ed emotivo

Yoga - Sedia

Uktatasana, la posa della Sedia, è un asana che le donne dovrebbero eseguire abitualmente. Lo spiega l’insegnante di yoga Francesca Cassia, che ne descrive una variante un po’ più impegnativa, ma ancora più efficace per la salute e il benessere delle gambe.

Lavorano quadricipiti, bicipiti femorali, polpacci e glutei (oltre agli addominali e ad altri muscoli della parte superiore del corpo).

La versione in equilibrio sugli avampiedi

Rispetto alla “normale” posizione della Sedia, la versione che l’esperta suggerisce di provare è resa più sfidante dal fatto che si deve salire in equilibrio sugli avampiedi: le tenute sulle punte sono molto apprezzate dalle fitness addicted, perché sollecitano un coinvolgimento più profondo, ma nello stesso tempo più equilibrato, di tutti i muscoli delle gambe. Il risultato è uno shaping con una definizione maggiore e un più pronunciato senso di leggerezza per gli arti inferiori.

Nell’esecuzione dell’asana la schiena si allunga (con beneficio in caso di tensioni localizzate), gli avampiedi si irrobustiscono, le ginocchia acquistano stabilità e perfino l’ossigenazione cerebrale aumenta.

I benefici emotivi

Ma non è tutto. Come accade per tutte le pose in equilibrio, si lavora sul radicamento al suolo e sulla stabilità, che per i maestri yogi è un concetto legato al corpo ma ha anche un risvolto emotivo: trovare con questo esercizio il proprio punto di equilibrio psicofisico, infatti, è il presupposto per muoversi nella vita con più libertà e più fiducia.

L'esperto consiglia

Il suggerimento è di non forzare: salite e scendete sulle punte dei piedi varie volte ed eseguite la tenuta in equilibrio solo in un secondo tempo. Controllate che la colonna vertebrale non si inarchi e, quando risalite in posizione eretta, non caricate le ginocchia ma attivate i glutei.