Yoga: fai il Pesce per avere una salute di ferro
Matsyasana è una posa che riequilibra la funzionalità di moltissimo organi del nostro corpo, oltre a regalare armonia all’intero apparato muscolo-scheletrico: ha quindi una grande efficacia sia preventiva che curativa
Nella tradizione yogica trova rispondenza perfetta un detto della cultura occidentale: “essere sano come un pesce”. Curiosamente, anche nella pratica dell’antica disciplina indiana e nella mitologia che ad essa è legata si trova un pesciolino illuminato e saggio, Matsya, che avrebbe portato lo yoga sulla Terra agli uomini. A questo pesciolino è dedicata Matsyasana, la posa del Pesce, di cui l’insegnante Francesca Cassia ci spiega i benefici.
Matsyasana, che richiama anche visivamente la sagoma allungata di un pesce, è una delle più conosciute e praticate posizioni dell’hatha yoga. Secondo gli antichi saggi, chi la esegue non si ammala mai.
La tenuta, infatti, interferisce con numerosissimi organi del corpo, riequilibrandone le funzionalità, garantendone la buona salute e prevenendo i malanni.
Benessere completo e profondo
Grazie a un lavoro “in apertura” a livello del collo e del petto, l’asana del Pesce stimola la tiroide e bilancia il sistema ormonale, armonizzando il metabolismo. Inoltre agisce sull’apparato respiratorio, aumentando la capacità della gabbia toracica e quindi dei polmoni, con un effetto riossigenante per tutti i tessuti corporei. La colonna vertebrale viene mobilizzata e resa più flessibile e sciolta, così come i muscoli che la avvolgono, con un’azione preventiva e terapeutica verso le patologie e gli squilibri posturali dolorosi. Le spalle e il collo affaticati trovano sollievo e leggerezza. Ma i benefici sono evidenti anche dal punto di vista psicoemotivo, perché una posa “aperta”, con il petto proteso in avanti, ha una valenza energetica, brucia il malumore e simboleggia la capacità di aprirsi con prontezza alle sfide della vita.
Come si esegue
Per eseguire Matsyasana, mettetevi supine sul tappetino, piegate le ginocchia e collocate le mani sotto ai glutei, con i palmi a terra. Facendo leva sui gomiti, sollevate il busto, inarcatelo all’indietro e arrivate a sfiorare il suolo con la cima della testa. Infine distendete le gambe e rimanete in questa posizione per 5-6 respirazioni complete. Non preoccupatevi che l’arco creato dalla schiena sia ampio: i benefici si raggiungono anche se si è in grado di disegnare un piccolo archetto: l’esercizio e la pratica miglioreranno le vostre prestazioni.
Una versione più completa della posa prevede che le gambe si intreccino nella posizione del Loto (o del Mezzo loto). Se volete provare a eseguire questa variante nell’acqua, ad esempio in piscina, scoprirete voi stesse che galleggiate perfettamente: come un Pesce.
purus a mi. Quisque varius fermentum dignissim.
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