Yoga detox (e anticellulite): prova l’asana del Triangolo legato
Stimola la circolazione linfatica, purifica i tessuti dalle sostanze di scarto, previene e contrasta gonfiori, ritenzione e cuscinetti. Ma assicura anche tanti altri benefici, dalla lipolisi all’effetto anti-stipsi
Una delle prime posizioni dello yoga che si imparano, anche in palestra e in alcuni corsi fitness di gruppo, è quella del Triangolo. Per precisione la si dovrebbe chiamare del Triangolo esteso, perché ne esiste anche una variante detta il Triangolo legato: in sanscrito si chiama Baddha trikonasana che l’insegnante Francesca Cassia consiglia a chi cerca un forte effetto detossinante e antiritenzione.
Come per tutti gli asana yoga, raggiungerete la massima ampiezza di movimento dopo un po’ di pratica e di esercizio: ma i benefici si ottengono anche quando siete alle prime armi.
Come si esegue il Triangolo legato
Nel Triangolo siete in piedi, con le gambe divaricate e le braccia aperte a croce: ruotate un piede verso l’esterno, a 90 gradi, e senza modificare la posizione delle braccia flettete il busto più che potete in quella direzione, arrivando a posare la mano sulla tibia o sulla caviglia del piede extraruotato (le più flessibili la appoggiano a terra). Il busto è frontale e il braccio sinistro è perfettamente verticale. Invece, in Baddha trikonasana, al movimento base di flessione si aggiunge anche una torsione del busto e del capo verso l’alto e le braccia si allacciano dietro alla gamba. Si tratta di una torsione profonda, in cui vengono compressi e massaggiati i gangli linfatici delle ascelle, del bacino, dell’inguine. Risultato? Una forte stimolazione del sistema linfatico, che si traduce in una riduzione dei ristagni di liquidi: la circolazione viene riattivata, i tessuti rilasciano tossine e si depurano, gli inestetismi come gonfiori e cellulite vengono efficacemente contrastati.
Anche per rafforzare le difese
La posa, che deve essere mantenuta per 5-6 respirazioni complete su entrambi i lati, è anche utile per promuovere la lipolisi nell’area addominale e la compressione stimola la funzionalità dell’intestino, contrastando la stipsi. Infine è benefica per stimolare il sistema immunitario.
Il segreto degli yogi
I maestri yogi insegnano un piccolo trucco per valutare quanto Baddha trikonasana, come qualsiasi altra posa detox, abbia avuto efficacia. Alla fine della pratica, se si sente la lingua amara, si ha la conferma dell’avvenuta “spremitura” delle tossine dai tessuti e quindi dell’effetto purificante. A questo punto, nella tradizione yogica, si esegue una pulizia della lingua, servendosi di uno strumento metallico a forma di U che viene strofinato sulla superficie e che ne asporta la patina, carica di impurità.
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