Prima dell’estate questa posa è l’allenamento ideale per le sue importanti valenze fitness, ma nella tradizione indiana è legata anche all’esercizio della saggezza, dell’equilibrio e del dominio degli impulsi iracondi
Nella tradizione yogica tutte le posizioni del Guerrieri (ce ne sono tre, indicate proprio con i primi tre numeri ordinali I, II e III) lavorano sulla stabilità fisica e, metaforicamente, su quella emotiva, oltre che sulla determinazione. Lo spiega l’insegnante Francesca Cassia, che consiglia la prima (Virabhadrasana I) per rinforzare e modellare tutta a muscolatura dalla vita in giù.
Un’esecuzione corretta, secondo i maestri yogi, fa emergere la vostra guerriera interiore, facendovi scoprire grinta, sicurezza e forza di volontà.
Come si esegue
Il Guerriero I è una specie di affondo con la gamba posteriore tesa e le braccia sollevate ai lati della testa. Come in tutti gli asana di equilibrio, in cui il corpo assume un assetto inconsueto, implica una profonda attivazione del core per mantenere la stabilità. Durante le tenute, però, un sostegno forte e continuo è richiesto anche alla muscolatura delle gambe (dai muscoli dei piedi e delle caviglie ai polpacci e poi su, fino alle cosce) e a quella dei glutei, che ricevono un sicuro effetto push-up. È quindi una posizione perfetta per gli allenamenti fitness primaverili, per preparare il corpo alla prova costume, rassodarlo e definirlo.
Per gestire rabbia e aggressività
Nella mitologia indiana Virabhadrasana I, con le braccia alzate verso il cielo e pronte a colpire l’avversario, richiama anche alla saggezza e alle scelte ponderate. Metaforicamente, infatti, la posa insegna a gestire e a controllare la rabbia e l’aggressività, di cui spesso ci si pente quando è troppo tardi. Il vero guerriero è quello che, nella vita, domina il suo slancio interiore e non si lascia travolgere dalle emozioni.