Vertical Up: la corsa è in salita e sulla neve
Non è una sfida per sole atlete da medaglia olimpica, anche se occorre una buona forma fisica. Correre in montagna, d’inverno, è un’attività sempre più amata: perché quindi non provare?
Se la corsa vi appassiona, avrete sicuramente sentito parlare di “vertical”. Il nome è affascinante e per certi versi anche un po’ inquietante, perché fa pensare subito a un percorso particolarmente ripido e difficile. Infatti il “vertical” è una delle specialità dello skyrunning, la corsa in alta e altissima montagna, un’attività non certo alla portata di tutte che, come ci spiega l’istruttore di atletica leggera Luca Pellicioli, richiede preparazione e qualità fisiche al top. La caratterizzano infatti pendenze molto accentuate, oltre a dislivelli e distanze da campionesse.
Attenzione: la spettacolarità dello skyrunning, che d’inverno si pratica fra vette innevate e paesaggi mozzafiato, può essere goduta in versione edulcorata anche da sportive non agoniste
Una sfida per tutte
Fra le proposte turistiche delle località montane, sono sempre più frequenti quelle un po’ inconsuete e accattivanti, che declinano gli sport estremi in versioni accessibili anche al grande pubblico. È il caso delle Vertical up, sfide sicuramente impegnative, ma che possono essere affrontate tranquillamente da chi va in palestra e si dedica in modo sistematico e costante alle varie attività di training cittadine. Insomma, pensateci se siete già abbastanza allenate.
Prossimi appuntamenti
Immaginate di percorrere al contrario alcune fra le più famose piste delle gare di sci alpino della Coppa del mondo: la Saslong della Val Gardena, la Streif di Kitzbuhel in Austria, il Lauberhorn di Wengen in Svizzera, tanto per citare le più note. Guardando le gare alla televisione sembrano delle vertigini quasi inaccessibili in discesa, figuriamoci in salita. Invece il circuito Vertical Up Tour 2017 (www.vertical-up.com) propone proprio cinque tappe in cui i partecipanti devono risalire questi tracciati (prossimi appuntamenti: 21 gennaio Val Gardena, 28 gennaio Madonna di Campiglio-Pinzolo, 25 febbraio Kitzbuhel, 25 marzo Wengen).
Corsa notturna, senza regole
Si corre al buio, in notturna, quindi con l’ausilio delle lampade frontali, e non ci sono regole. Potete usare l’equipaggiamento che preferite e adottare una strategia di gara a scelta: l’importante è arrivare in cima. Non spaventatevi: esistono due categorie di concorrenti: quella “speed” prevede lo scatto, per impiegare il minore tempo possibile, quella “zaino” non pone limiti di tempo alla risalita. E in Val Gardena, ad esempio, ci sono due percorsi fra cui scegliere, di cui quello breve è lungo “solo” 2 km. Un’occasione per divertirsi in compagnia e verificare i risultati di mesi e mesi di palestra…
Ti potrebbe interessare anche:
- Doposci: 5 modelli per 5 stili diversi
- Velocità: miglioratela in 6 mosse
- Running: scopri gli appuntamenti per allenarti in compagnia
- Strong by Zumba: prova il nuovo “party in palestra” che modella e snellisce
- Presciistica: il training con gli attrezzi