Surf pool: scopri come praticare il surf in città
Le onde più belle da “cavalcare” sono alle Hawaii, in Australia, in California o in Sudafrica, ma questo sport sulla tavola si può imparare anche in Italia e perfino lontano dal mare, in strutture perfette anche per le principianti
Se avete sempre sognato di provare il surf ma non avete mai osato farlo, perché il pensiero di affrontare il mare e le sue onde su una tavola vi spaventava e non vi sentivate all’altezza, è arrivato il momento di cambiare idea.
La soluzione per aggirare il vostro timore delle acque libere si chiama surf pool, una piscina speciale, in cui viene creata un’onda artificiale con altezza variabile, in funzione delle capacità dell’utilizzatore.
La difficoltà crescente permette a tutti, dai principianti agli atleti, di apprendere o perfezionare la tecnica e le manovre in totale sicurezza. Ne parliamo con Ludovico Vanoli, atleta e allenatore di wakeboard, oggi presidente di Wakeparadise Milano, il watersport park più grande d’Italia con svariati impianti di pratica e allenamento fra cui una surf pool.
Perché iniziare a “cavalcare l’onda” in una surf pool?
Per la comodità di avere sempre un’onda disponibile, dato che il Mediterraneo non offre tutti i giorni onde adatte al surf, ma soprattutto per la facilità con cui anche i principianti possono accostarsi a questa disciplina. Mancano alcune condizioni presenti in mare, dove un’onda è sempre diversa dall’altra e il surfista sceglie quale affrontare, ma per chi comincia è utile avere condizioni sempre uguali e l’allenamento è ottimo, sia sulla tavola che nella fase in cui si ritorna sulla struttura fissa, alla fine della propria onda, sdraiati sulla tavola stessa e remando a forza di bracciate, proprio come si fa in mare.
Come si impara l’abc?
Un principiante alle prime armi ha l’assistenza diretta dell’istruttore, che lo tiene per mano e lo lascia solo quando ha capito le dinamiche dell’equilibrio. Già nella prima sessione di gruppo, di un’ora, si riesce a stare in piedi in modo autonomo e chi ha già praticato lo snowboard o lo skateboard facilmente riesce anche a disegnare le prime curve.
Sono tante le donne che frequentano la surf pool?
Il trend è in crescita e il numero di donne è pari a quello degli uomini, perché è una pratica che offre sensazioni molto piacevoli, è adrenalinica, ma soprattutto costituisce un allenamento fitness molto completo, per tutto il corpo. È uno sport per tutte le età, anche perché non è invasivo: non si prendono grandi “schiaffi” sull’acqua nemmeno quando si cade, come accade ad esempio nel wakeboard, dove si salta e anche gli atterraggi sono più impattanti.
Si fanno esercizi a secco prima di affrontare l’onda artificiale?
I praticanti di livello più avanzato fanno un riscaldamento generico per l’attivazione muscolare, mentre per i principianti ci si concentra di più su nozioni preliminari di tecnica e di sicurezza.
Quanto tempo occorre per acquistare l’assetto giusto sulla tavola e sentirsi a proprio agio?
Chi è più portato capisce la dinamica in un paio di sessioni, chi invece non ha mai fatto sport di equilibrio ha bisogno di 3-4 lezioni per prendere confidenza e inizia a disegnare curve più veloci e aggressive dopo una decina.
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