Surf, emozioni sulla cresta dell’onda
Diventare surfiste provette richiede un lungo allenamento, ma mettersi alla prova con le manovra base è una sfida possibile. E una forma di fitness molto divertente
Negli ultimi anni abbiamo assistito al trionfo del SUP (o stand-up-paddle), la variante più soft e accessibile degli sport acquatici su tavola che, non casualmente, è amatissimo dalle donne. Il surf, la disciplina in cui pure si sta in piedi su una tavola ma si “cavalcano le onde”, domandole e lasciandosi trasportare verso la riva sulla loro cresta, richiede maggiore grinta, preparazione fisica e presuppone un allenamento mirato. Tuttavia, se avete provato il SUP e vi siete appassionate, potete prendere in considerazione l’ipotesi di cimentarvi anche nel surf.
Sempre più ragazze si dedicano al surf da onda, in Italia e nel mondo, tanto che si moltiplicano in rete i siti web, le riviste specializzate e le community tutte al femminile
Come incominciare
l primo step è rivolgersi alla Federazione italiana surfing (www.fisurf.net) e scegliere una delle numerosissime scuole sulle nostre coste. Per accostarsi al surf, infatti, anche nelle sue evoluzioni più elementari, servono due condizioni: avere dimestichezza con l’acqua ed essere guidate da un istruttore. Non pensate di dover eseguire subito volteggi e azioni spettacolari: prima servono tanti esercizi preliminari e tanta pazienza.
La scelta della tavola
Il primo suggerimento del maestro riguarda il tipo di tavola da scegliere. Le donne ne usano modelli più leggeri e maneggevoli, ma alle principianti vengono fornite le cosiddette longboard (lunghe circa 3 metri), che offrono maggiore stabilità. Le prime lezioni sono di tecnica e di pratica sulla sabbia: dovete infatti imparare l’assetto giusto in piedi al centro della tavola, con un piede più avanti dell’altro e le gambe un po’ piegate, e la manovra-base, la cosiddetta “alzata”. Con questa mossa rapida e precisa, una volta in acqua, passerete dalla posizione sdraiata a pancia in giù (con cui ci si allontana dalla riva) a quella in piedi (con cui ci si prepara a “prendere” l’onda).
Imparare a “remare” con le braccia
Solo in un secondo tempo si scende in acqua e si impara a “remare” con le braccia sulla tavola. È un esercizio intenso, che si compie a pancia in giù, e vi permette di raggiungere il tratto di mare in cui individuare l’onda giusta da “cavalcare”. Eseguirete infinite prove di remata e di alzata, prima di riuscire nel vostro intento, ma già questo costituisce una sfida e un training efficacissimo per asciugare il fisico e definire tutta la muscolatura. Provare la prima breve surfata, in equilibrio su un’onda, sarà solo il punto d’arrivo di questo percorso. Ma vi invoglierà a perfezionarvi e a raggiungere nuovi traguardi.
L’abbigliamento giusto
Sulla tavola adottate un outfit fashion, che valorizzi la silhouette, ma tecnico: ideali i pant Zila, in tessuto stretch con trattamento anti UV (euro 32,99), e il top zippato Zoe (euro 34,99), che vi protegge dal raffreddamento mentre siete in acqua. Tutto di Tribord (da Décathlon).
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