Surf: comincia così
I primi tentativi possono sembrare frustranti, perché si ripetono moltissime volte gli stessi gesti. Una volta conquistato l’equilibrio sulla tavola, però, forma fisica ed emozioni sono assicurate
Tutte pazze per il surf: lo praticano ragazze giovanissime e professioniste di età più matura. Alcune cercano la forma fisica, altre la capacità di concentrazione, altre ancora mettono alla prova la tenacia con cui rimettersi i piedi dopo uno scacco. E poi ci sono le amanti delle sfide adrenaliniche o delle emozioni che il contatto strettissimo con il mare regala. Ludovico Vanoli, atleta e allenatore di wakeboard e presidente di Wakeparadise Milano, il watersport park più grande d’Italia, racconta alle principianti come accostarsi a questo sport.
Se avete esperienza di skateboard o di snowboard siete avvantaggiate, perché sapete già come gestire l’equilibrio in una condizione di instabilità.
Prime lezioni “a secco”
Per imparare a mantenersi in equilibrio sulla tavola, è bene cominciare in un luogo di mare in cui il fondale è sabbioso, le correnti non sono forti, le onde sono di dimensioni ridotte. Naturalmente il fai-da-te è sconsigliato: bisogna iscriversi a un corso, rivolgendosi ai centri federali accreditati e lasciandosi guidare da un istruttore. La prima parte dell’apprendimento avviene a secco, sulla spiaggia, dove si provano le posizioni base del surf: quella prona, che serve a spostarsi nell’acqua, la “remata” con le braccia, che permette di raggiungere la zona dove si infrangono le onde, e l’”alzata”, che con un gesto sicuro e deciso permette di trovarsi in piedi sulla tavola e di “prendere l’onda”.
L’entrata in acqua
La vera sfida all’equilibrio arriva quando si entra in acqua: si raggiunge a piedi una zona lontana dalla riva, in cui la profondità si sufficiente a cadere senza rischi (sì, avviene proprio questo, non pensate di imparare in acqua bassa), e si cominciano i tentativi. Mettete in conto di ripetere moltissime volte i gesti che, a secco, sembravano facili, ma non perdetevi d’animo: se siete portate, già dopo la prima lezione riuscirete a sentirvi stabili in posizione eretta e a lasciarvi trasportare, anche se per pochi metri, dalla corrente. Se invece siete meno predisposte, servono 3-4 incontri, con il maestro che vi segue passo-passo in acqua e che tiene ferma o indirizza la tavola mentre voi eseguite gli esercizi.
Rinforza i muscoli e l’autostima
L’allenamento, in ogni caso, dà grande soddisfazione: perché è completo e utilissimo alla forma fisica (e per questo piace alle donne), perché migliora la fiducia in se stesse e perché, una volta raggiunta un po’ di sicurezza, permette di emozionarsi con una pratica sportiva sempre diversa e affascinante.
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