Surf anche d’inverno
Gli appassionati della tavola non si fermano nella stagione fredda, purché dotati delle attrezzature adeguate
Considerato, a torto, uno sport estivo il surf si pratica anche d’inverno e, secondo alcuni appassionati, questo è il periodo ideale anche in Italia per cavalcare le onde, perché è più facile che ci siano mareggiate e situazioni meteo propizie. Il Mare Tirreno, in particolare, è il più frequentato dai surfisti nostrani: in Liguria e in Toscana, nel Lazio e in Sardegna, sono diverse le località in cui si creano condizioni ideali alla pratica anche nei mesi freddi e non è raro vedere appassionati in cerca di adrenalina sulla loro tavola.
Il profondo senso di libertà è la molla che spinge i praticanti ad affrontare, d’inverno, flutti gelati e condizioni climatiche che a qualsiasi osservatore esterno potrebbero sembrare un deterrente sicuro.
Serve un’attrezzatura mirata
Per praticare il surf d’inverno serve un’attrezzatura ad hoc, in particolare la muta spessa in neoprene, che protegge dalle temperature rigide, completata dai calzari, dai guanti, dal cappuccio o eventualmente da una fascia protettiva. Ricordate che la maggiore dispersione termica avviene attraverso la testa e le estremità (mani e piedi), che perciò è opportuno avere ben coperti.
Probabilmente a poche di voi verrebbe in mente di avvicinarsi al surf per la prima volta in questa stagione, ma se avete uno spirito un po’ avventuroso e avete degli amici che lo praticano, e che possono insegnarvi l’abc in sicurezza, provare a muovere i primi passi con la tavola anche d’inverno non è un’esperienza così estrema.
Le prime uscite
Le prime uscite sono dedicate a due fasi preliminari alla cavalcata delle onde: la cosiddetta alzata e la remata. Sono rispettivamente l’esercizio con cui si passa dalla posizione sdraiata sulla tavola a quella in piedi (servono tecnica, equilibrio, coordinazione e infinite prove, prima a secco e poi in acqua) e quella in cui si pagaia con le braccia, stando prone sulla tavola, per raggiungere la zona delle onde e alzarsi in piedi. La conquista della posizione eretta sul surf è una grande emozione, anche se prima di riuscire a coprire tragitti di una qualche lunghezza occorrono allenamento ed esperienza.
Ci si appassiona anche da spettatori
Se, per mille valide ragioni, non vi sentite di affidarvi a un istruttore e di cominciare a praticare questo sport in questa stagione, una gita nei luoghi frequentati dai surfisti doc è comunque un’alternativa validissima: ammirarli durante le loro evoluzioni, in tutta la loro grinta atletica (in genere hanno anche bei fisici modellati), è uno splendido passatempo.
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