Trail running, i consigli per correre off-road

Provate a correre sull’asfalto cittadino e poi in mezzo alla natura: confrontate le due emozioni e vedrete che la scelta del trail running è quasi automatica. Questo è più o meno il ragionamento con cui le atlete-top di questa disciplina, quelle che sfidano continuamente i propri limiti sui sentieri off-road (spesso in montagna), consigliano di provare il trail alle appassionate di jogging nel parco o, peggio ancora (secondo loro) a chi corre tapis roulant. Lontano dalla pista di atletica e dal cemento, infatti, si prova “il rumore del silenzio” di un bosco, si vive un’esperienza che aiuta a staccare completamente la spina: è come essere in vacanza, anche se per poche ore, e questa scintilla può far nascere una vera passione.

Come iniziare?

Se siete in buona salute, non c’è ragione per non provare questo sport: non prevede di rispettare dei tempi né di sfidare il cronometro, dovete solo assecondare le vostre sensazioni nella scelta del ritmo e della velocità da tenere. I primi itinerari outdoor devono essere collinari, piuttosto che montani (più impegnativi per i dislivelli che comportano). Fate le cose con gradualità e, se scoprite che vi piace, aumentate progressivamente i tempi di allenamento e le difficoltà.
Il trail è un’attività motoria che combina la componente aerobica a quella di tonificazione muscolare e, rispetto alla corsa su strada, è più completa, perché coinvolge in modo maggiore il tronco e i muscoli di spalle e braccia, soprattutto se si utilizzano i bastoncini per aiutarsi nelle salite. Durante le uscite potete alternare la corsa e la marcia, quindi passare dal passo alla falcata e viceversa, secondo il vostro livello tecnico e atletico. Scoprirete una disciplina fitness che rinforza il corpo e lo rende più resistente, definisce la figura e promuove un importante consumo calorico.

L’idea in più

Negli ultimi anni si sta affermando anche un’altra formula di approccio al trail running: quella dei city trail, cioè gare cittadine disegnate su percorsi fuori dall’asfalto, quindi sfruttando parchi, giardini, spazi verdi in genere. Secondo i puristi tolgono gran parte dell’aspetto emozionale che dovrebbe sempre caratterizzare questo sport, e che solo la natura incontaminata e lontana da strade e cemento può garantire, tuttavia questi eventi possono essere un utile ‘trampolino di lancio’ per conoscere il trail e costruirsi una buona base fisica.

Ecco le scarpe giuste da indossare

Adidas Terrex Two Boa, tomaia in mesh traspirante, suola ammortizzata e sistema di chiusura Boa, con rotella e morbidi lacci che resistono anche in ambienti bagnati e fangosi, euro 130

Asics Gel FujiRado, con assetto naturale per il piede, pannelli di tenuta laterale, trazione e aderenza anche su roccia e sistema di microregolazione a una sola mano Boa, euro 170

Brooks Cascadia 12, con calzata adattabile e nuovo sistema di rotazione che migliora ammortizzazione e flessibilità, euro 140

Columbia Montrail Fluidflex XSR, versatile, flessibile e resistente, è adatta per passare dalla strada all’off road in grande comfort, euro 119,95

Dynafit Trailbreaker, leggera, confortevole e termoregolante, ideale per corse su distanze medio-brevi su ogni tipo do terreno, euro 130

Kalenji by Decathlon Kiprun trail MT, ammortizzata e di grande stabilità per l’ampia superficie d’appoggio, con calzata confortevole che si adatta a tutte le falcate, euro 79,99

Salomon Sense Escape W, con suola Vibe Technology ad assemblaggio unico che attenua le vibrazioni, unisce comfort, propulsione e grip per accostarsi al trail, euro 110

Scarpa Spin RS Wmn, con fitting femminile, vanta la nuova tecnologia Vibram Litebase che riduce del 30% il peso della suola, aumentando le prestazioni, euro 155

Vibram FiveFingers V-Trail, per le amanti del barefooting, con una mescola e una tecnologia che assicurano buona presa sui terreni e maggiore protezione delle dita, euro 139

Mizuno Wave Hayate 4, con suola Michelin autopulente, pensata per ogni tipo di terreno e per i runner che amano la velocità, euro 130