Isolanti, calde e protettive, le scarpe tecniche per le camminate nella stagione fredda sono pensate per muoversi con facilità (e comfort) su terreni accidentati, sdrucciolevoli e sulla neve
Gli esperti di hiking e di trekking in montagna insegnano che ogni stagione ha la sua calzatura. A prescindere dalle prestazioni comuni e indispensabili, come la tenuta del piede o il grip della suola (che serve per fare presa anche su terreni accidentati e sdrucciolevoli), d’estate si usano scarpe più traspiranti e leggere, d’inverno si cammina per sentieri con modelli più isolanti, fascianti e protettivi. Nella stagione fredda non è raro incontrare tratti di percorso coperti dalla neve, o addirittura fare escursioni solo su tragitti innevati, che richiedono l’uso di ramponcini o di ciaspole.
La foggia e i materiali degli scarponcini invernali devono garantire tenuta e comfort anche in situazioni estreme.
L’acquisto del modello di calzatura ad hoc, oltre che da una valutazione corretta dell’uso che se ne farà e dei dettagli tecnici indispensabili, passa attraverso una prova accurata. Meglio indossarlo con una calza di spessore simile a quella che si usa durante le escursioni (vietati i collant sottili, quindi) e tenerlo ai piedi un po’, camminando e muovendosi, per accertarsi che sia adatto alla morfologia dei vostri piedi. La scarpa deve fasciare il piede ma non comprimerlo: quindi le dita possono muoversi, ma il tallone è ben fermo e l’allacciatura consente di personalizzare la calzata in ogni punto. In pratica, bisogna sentire il piede ben supportato ma il comfort deve essere assoluto.