Toxic wellness: come stare lontani dalle false promesse dl fitness
Il mondo dei social è ricchissimo di ricette miracolose per ottenere la forma fisica, ma i programmi di allenamento non creati su misura rischiano di portare più danni che benefici
Quello del fitness è un settore dove, purtroppo, c’è molto spazio per l’improvvisazione e dove vengono facilmente diffuse false credenze. Lo ribadisce Alessandro Garibaldi, Head of Brand & Communications di Virgin Active Italia, sottolineando l’importanza della personalizzazione dell’allenamento, cavallo di battaglia delle palestre del gruppo, e della presa di distanza dal cosiddetto “toxic wellness”. Giovanni Rossi, preparatore atletico dell’Allianz Powervolley Milano, ci spiega perché è indispensabile avere un approccio consapevole al fitness e come si possono raggiungere risultati di benessere psicofisico più profondi e duraturi.
L’obiettivo non è solo essere (e rimanere) allenati, ma adottare un vero e proprio stile di vita che coinvolga anche nutrizione, salute mentale, relazioni sociali.
L’importanza della personalizzazione
«Nell’ambito della preparazione atletica siamo ormai circondati da fantomatici personaggi che attraverso social media e programmi televisivi promettono spettacolari risultati nell’aumento di massa muscolare e nel miglioramento della forza, della velocità e della potenza fisica, attraverso programmi basati su esperienze personali che, assicurano, danno risultati immediati. Utilizzare indiscriminatamente queste proposte di allenamento, senza che siano personalizzate, porta spesso a gravi scompensi che sfociano in infortuni, minando così il benessere di chi li sceglie» racconta il coach.
Con l’aiuto di un professionista
Perché il training sia efficace e davvero benefico, il consiglio è sempre quello di consultare professionisti del settore che possano creare un piano ben calibrato, un percorso su misura adatto alle specificità, alle esigenze e agli obiettivi individuali. «Nella costruzione di una performance sportiva, infatti, per raggiungere un risultato di lungo periodo e senza danni è determinante concepire l’allenamento in modo più articolato e inserirlo in una programmazione personalizzata» spiega più nel dettaglio Rossi. Gli aspetti che un buon trainer deve valutare non riguardano quindi solo i workout specifici, ma si estendono anche alla nutrizione (che permette di sostenere l’intensità dell’allenamento e di migliorare il recupero fisico), alle componenti mentali legate alla socializzazione e al comportamento, fino alle tecniche di recupero psicofisico come la meditazione. È un approccio a tutto tondo, che tiene conto del corpo e della psiche.
«È solamente l’insieme di queste componenti, supportate da evidenze scientifiche, che assicura il migliore mix per raggiungere risultati efficaci e duraturi» conclude l’esperto.
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