The cage, la nuova frontiera del training in palestra
Una grande “gabbia” metallica offre un’infinità di punti di appoggio o di sostegno differenti, permettendo a chi la usa di effettuare una gamma di esercizi pressoché infinita: l’allenamento diventa così completo e a prova di noia
Una gabbia metallica. Che cosa può avere a che fare con il mondo del fitness? Presentato con questa definizione potrebbe sembrarvi un attrezzo inquietante, ma ha potenzialità allenanti pressoché infinite e all’ultima edizione di Riminiwellness ha destato grande attenzione. The cage (la cui denominazione completa sarebbe in realtà Hanuman the cage training) è una metodologia di allenamento a corpo libero proposta da Fiteducation e messa a punto da Jari Ranzato, pluricampione italiano di aerobica, presenter internazionale e master trainer di svariate discipline fitness.
Come nasce l’dea
L’idea nasce da studi approfonditi in ambiti diversi da quello propriamente fisiologico e biomeccanico, finalizzato all’allenamento delle qualità varie motorie, come la sfera della coscienza, la realtà virtuale, la matematica e la fisica quantistica. In concreto, il risultato è una formula adatta ai corsi per piccoli gruppi in palestra, al personal training one-to-one e perfino all’home gym. Non vi incuriosisce?
Abituare il corpo a una rosa di movimenti ed esercizi quanto più possibile ampia significa prepararlo ad affrontare consapevolmente anche tutti i movimenti delle attività quotidiane.
Un grande attrezzo con tante postazioni
The cage è una solida struttura a forma di grosso parallelepipedo, costituita da elementi metallici orizzontali e verticali, paralleli fra loro e diversamente posizionati sulle varie facce della “gabbia”. Può essere usata da una sola persona, ma anche da più persone contemporaneamente, sotto la guida di un istruttore, perché offre fino a 5 postazioni per allenarsi insieme. Vi state chiedendo che cosa si può fare con questi “tubi” metallici? Praticamente di tutto.
Servono di volta in volta come supporto, come appoggio, come sostegno a cui appendersi, come ideali “scalini” per arrampicarsi. Il risultato è la possibilità di compiere una rosa di gesti e movimenti pressoché infinita, presupposto per un allenamento funzionale completo ed efficace: a seconda di come si sfruttano i vari supporti e di come ci si muove intorno a essi, il movimento può essere rettilineo (in direzione alto-basso, destra-sinistra o avanti-indietro), ma anche spiraliforme, con rotazioni del corpo intorno ai suoi diversi assi, a testa in giù.
Cosa permette di fare
Immaginate di appendervi a una sbarra alta: potete sollevarvi con delle trazioni (dette pull-up) oppure, rivolgendo la schiena alla “gabbia”, potete alzare le gambe a squadra per far lavorare gli addominali. Appoggiate le mani a un tubo più basso: potete eseguire dei piegamenti sulle braccia, mantenendo il corpo ben allineato. O ancora, potete sfruttare la struttura come ausilio per eseguire una verticale, o per aiutarvi in tenute di allungamento muscolare che senza un supporto non vi risulterebbero semplici (come se foste alla sbarra, come le ballerine). Potete usarla anche per provare ad assumere pose estreme ispirate alla ginnastica artistica e acrobatica e, per le più allenate, evoluzioni o capovolte più scenografiche.
Un workout completo
L’ideatore del metodo spiega che gli esercizi su The cage possono essere integrati (cioè coinvolgere tutto il corpo) o isolare singole zone, multiarticolari o mono-articolari, simmetrici o asimmetrici, più statici, dinamici o isometrici. Si può partire dalla posizione eretta (anche in equilibrio su un solo piede), seduta o sdraiata. Variando il gioco delle leve del corpo, si possono effettuare gesti di ogni tipo, in flessione, estensione, piegamento, inclinazione o torsione, praticamente tutto ciò per cui la nostra “macchina” muscoloscheletrica è stata creata. E senza un attimo di noia. I diversi punti di appoggio rendono possibile una personalizzazione dell’intensità del lavoro e quindi una progressione allenante adatta a chiunque. The cage è un attrezzo che aiuta non solo a migliorare tono muscolare, resistenza, flessibilità, mobilità, equilibrio e coordinazione, ma anche ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie possibilità, che si traduce in una facilitazione di tutti i movimenti della vita quotidiana.
Ti potrebbe interessare anche:
- Glutei di marmo con il nuoto
- Pilates: focus sulla Powerhouse con il core training
- Contro la ritenzione prova il rullo multifunzione
- Yoga, fai la Sirena per sentirti più femminile
- Pancia piatta con gli sliding disk