Sport e benefici per la mente: una ricerca li conferma
Uno studio sul cervello prova che il movimento interferisce positivamente sia con la sfera emozionale, sia con le facoltà cognitive e mnemoniche. Ed è una risorsa immensa durante lai pandemia
Il benessere mentale ed emotivo passa (anche) attraverso l’attività fisica. Empiricamente lo abbiamo sperimentato in tante, ma arriva a confermarlo un recentissimo studio voluto da Asics, che ha sfruttato tecnologie biomediche all’avanguardia per creare una vera e propria “mappatura” dell’impatto che l’esercizio fisico ha sul cervello umano. In epoca di pandemia, l’obiettivo era mettere a fuoco quanto il movimento e lo sport possano aiutare ad affrontare con maggiore serenità ed equilibrio le difficoltà e le paure quotidiane: l’esperimento, preliminare a una più ampia ricerca che sarà svolta nel corso del 2021, ha coinvolto atleti e praticanti amatoriali.
La diffusione del Covid-19 ha reso più urgente verificare quanto lo sport e, più in generale, il movimento siano una risorsa per tutti.
Via i sentimenti negativi
Nello studio, condotto dal dottor Brendon Stubbs, ricercatore leader nel campo sportivo e della salute mentale del King’s College di Londra, sono state analizzate una serie di reazioni neurobiologiche avvenute nel cervello dei sette individui-campione: in pratica, attraverso l’esame dell’attivazione di specifiche aree e percorsi cerebrali, sono stati quantificati il livello di interesse, eccitazione, frustrazione, rilassamento, stress cognitivo e concentrazione prima e dopo l’attività motoria. I risultati? Tutti, dopo lo sport, hanno avuto un miglioramento emotivo generale: +29% della capacità di far fronte allo stress e +18% nel livello di rilassamento. Le emozioni negative e la frustrazione sono calate fino al 135% e si è constatata una riduzione (-28%) della tendenza a prendere decisioni avventate e a reagire negativamente a sfide e cambiamenti.
L’attività più stimolante
Per quanto riguarda i percorsi cerebrali associati alle prestazioni cognitive, gli sportivi amatoriali hanno avuto un significativo miglioramento dopo una breve attività fisica: +26% della velocità di elaborazione del cervello, +21% di memoria, -58% dei livelli di stress cognitivo (che si traduce in ansia, dimenticanze, disorganizzazione).
Più benefici per i dilettanti
L’aspetto che dovrebbe indurci tutte a dedicarci maggiormente al fitness è che i miglioramenti, sia emotivi che cognitivi, sono stati superiori fra i praticanti amatoriali rispetto agli atleti. Il dottor Stubbs, promotore della ricerca, commenta così i risultati: «È ancora impossibile stimare quanto sia significativo l’impatto che lo sport e l’esercizio fisico hanno sulla nostra mente, ma abbiamo già certezza che è assolutamente fondamentale che le persone facciano attività regolarmente, per sperimentare benefici cognitivi ed emotivi importanti per loro stessi. Non c’è mai stato un momento più adatto per cominciare a fare sport e godere dei suoi effetti».
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