31/08/2023

Sport da spiaggia: meglio non improvvisare

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 31/08/2023 Aggiornato il 31/08/2023

Sport da spiaggia? Meglio non improvvisare. Fai riscaldamento, idratati, prenditi una pausa e controlla il movimento 

Surfer girl walking on the beach

Niente impegni lavorativi, massima libertà, qualche chilo di troppo da smaltire. E così la vacanza si può trasformare in un tour de force sportivo, che senza un’adeguata preparazione può diventare rischioso e anche inutile. «Il primo aspetto da prendere in considerazione sono i nostri limiti dal punto di vista fisico per prevenire eventuali danni, soprattutto per quanto riguarda carichi eccessivi a livello delle articolazioni», spiega il dottor Daniele Casalini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia II agli Istituti Clinici Zucchi di Monza. Il secondo è il fattore ambientale.

Il caldo intenso mette a dura prova la performance sportiva, senza dimenticare l’esposizione al sole, che può provocare scottature, sintomi da disidratazione fino a un’insolazione.

Il terzo è non sapere padroneggiare il gesto atletico proprio di ciascuno sport, dal beach volley alla canoa.

In spiaggia

La sabbia ha una superficie morbida ma irregolare che a piedi nudi può aumentare la probabilità di distorsione alla caviglia, a un ginocchio o a una spalla quando si gioca a beach volley, a bocce o a beach tennis. Attenzione: a volte il problema non si presenta nell’immediato, ma al rientro in città. «Per lo stesso motivo è importante indossare sempre le scarpe anche quando si corre sul bagnasciuga, dove la sabbia è più compatta e simile all’asfalto. Qui però il terreno è inclinato e quando si corre si può assumere una postura poco fisiologica che ci presenta il conto dopo qualche giorno con infiammazioni al tendine, la struttura che lega muscoli e ossa», precisa l’esperto.

Il lato positivo di fare sport sulla spiaggia è attivare muscoli che in genere non vengono utilizzati, perché il piede deve fare un adattamento su questa superficie. Inoltre, si consumano più calorie perché si deve fare uno sforzo maggiore (un’ora di beach volley vale quanto tre ore di gioco su un parquet tradizionale).

In acqua

Per nuotare in mare, che non è un ambiente protetto, occorre avere una buona tecnica, perché l’acqua è più fredda, bisogna conoscere le correnti, possedere ottime capacità aerobiche e sapersi autogestire se si percorrono lunghe distanze per potere tornare a riva. Per la canoa è fondamentale sapere come muovere il mezzo con la pagaia tramite il giusto movimento tecnico, per non fare il triplo della fatica. Con lo stand up paddle o con il surf, il rischio maggiore, come dimostrato da recenti statistiche, è quello di urtare con la gamba o addirittura la testa contro la tavola. «Fa molto bene invece camminare in acqua immersi fino alla vita, specie se sottoposti a interventi di protesi ad anca o ginocchio, perché l’acqua diminuisce il peso del corpo e la camminata mette in moto muscolatura e articolazioni», conclude.

Da sapere

  • Fai una merenda proteica due ore prima di fare sport all’aperto.
  • Bevi acqua.
  • Fai stretching prima e dopo l’attività fisica.
  • Applica la crema solare.
  • Indossa cappello e occhiali da sole.
  • Fai un break: la stanchezza è spesso causa di infortuni.