Sofia Goggia: pedalando verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
La campionessa di discesa libera sta recuperando dopo il grave infortunio dello scorso febbraio e racconta i suoi progetti, immediati e più lontani
«Cadere mille volte e alzarsi mille-e-una: non so se sia un assunto assoluto, ma penso che sia doveroso provarci sempre»: sono parole di Sofia Goggia, medaglia d’oro in discesa libera ai Giochi olimpici di Pyeongchang nel 2018, d’argento a Pechino 2022, vincitrice di 4 coppe del mondo di specialità. La campionessa, durante una pedalata nella Città Alta di Bergamo (dove si muove in bici per i suoi spostamenti abituali), fa un bilancio del recupero dopo la frattura della tibia e del malleolo dello scorso febbraio: arrivata alla fine delle sedute di fisioterapia e all’inizio della preparazione atletica, si dice molto contenta.
Sofia afferma che procede «senza forzare, solo mettendo un po’ di fieno in cascina con molto lavoro».
L’allenamento in bicicletta
Poi spiega perché pedalare le piace e perché le è utile dal punto di vista del training: «D’estate vado in bici, mi alleno in palestra e faccio una serie di attività funzionali a quella che devo essere d’inverno, per performare al massimo sulla neve. Tutti noi atleti usiamo la bicicletta per fare dei lavori aerobici oppure per un’attività cardio più intensa. Io uso la bici elettrica perché mi piace stare in giro a lungo, andando anche un pochino più veloce in salita, però sempre mantenendo i battiti sotto controllo e soprattutto la sfrutto per fare un recupero, un lavaggio muscolare quando i muscoli sono super-stressati in palestra con dei carichi importanti».
I suoi obiettivi
L’obiettivo che Goggia ha già messo nel mirino è naturalmente quello delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: «Il mio ultimo infortunio è stato molto difficile da accettare, ma ho imparato che quando si è in crisi ci si deve fare una domanda e ripartire da quella risposta. La domanda è: cosa vuoi davvero? Io voglio tornare al top, tornare a vincere, e soprattutto ho l’obiettivo dell’Olimpiade in casa che è un sogno enorme. A livello sportivo non c’è nulla come l’Olimpiade, è una giornata in cui ti giochi moltissimo, anzi in cui ti giochi tutto» racconta.
A chi le chiede che possibilità ci sono di vincere una medaglia anche ai Giochi del 2026, risponde sorridendo, ma determinata: «Provare a vincere l’Olimpiade in Italia sarebbe una cosa enorme. A distanza di due anni, tornando poi da un infortunio, qualcuno farebbe già la firma per una medaglia. Però, mi ripeto: non c’è nulla come l’oro».
Ti potrebbe interessare anche:
- Pilates: è Reformer-mania
- Yoga: via le tensioni alla schiena con l'asana del Cervo
- Fitness: come ricominciare dopo la pausa estiva
- Yoga: la giusta pratica per l'autunno
- Calcio, uno sport sempre più in "rosa"