Slittino: scopri l’esperienza più adatta a te
A tipi di donne diverse si addicono sfide differenti sullo slittino: da quelle più slow a quelle più goliardiche, fino a quelle da affrontare con vero spirito agonistico
Si fa presto a dire “è adatto a tutti”. Certo, quello dello slittino è uno sport che chiunque può affrontare, perché a livello amatoriale non presuppone allenamenti propedeutici, è poco traumatico, scarsamente rischioso e, udite udite, è anche una forma di fitness, benché piuttosto blanda. Ma le discese sulla slitta di legno dal sapore d’antan possono essere affrontate con spirito e modalità diverse, secondo la propria indole. E voi che praticanti siete? Scopritelo in modo giocoso con Viviana Ghizzardi, movement consultant e presidente dell’Associazione Moov-it onlus.
Dal punto di vista fitness le discese in slittino tonificano addominali e lombari, che devono stabilizzare il corpo, e le risalite a piedi mettono in gioco le gambe.
Ciascuna di voi può modulare l’intensità dello sforzo: chi è alle prime armi sceglierà percorsi poco ripidi e con fondo battuto e regolare, chi è in grado di mettersi alla prova su itinerari più faticosi opterà per piste in forte pendenza o sconnesse. Ma il mood è ciò che conta.
1) Per quelle che… “voglio la simbiosi con la natura”
Sono consigliate lunghe escursioni nei boschi, con lo slittino al seguito, lontano dall’affollamento delle piste, nel silenzio. I tratti del percorso in salita si effettuano a piedi come in un trekking, trainando lo slittino, ma si alternano a esaltanti scivolate ogni volta che si incontra una parte di itinerario in discesa.
Gli effetti fitness: l’allenamento è completo, vario e di tipo aerobico a basso impatto, ideale per essere protratto anche per 3 ore (o più) senza quasi rendersene conto e senza mai annoiarsi, con un buon dispendio calorico complessivo.
2) Per quelle che… “mi scateno come da bambina”
Spiriti allegri e goliardici, percorrete più e più volte uno stesso pendio, magari sfidando gli amici in gare di velocità: la scelta del percorso, più o meno ripido, lungo o breve, regolare o mosso, dipende dal gusto personale. Ogni volta giunte alla fine della discesa, affrontate subito la risalita a piedi.Gli effetti fitness: se il ritmo sali-e-scendi è intenso, l’allenamento è dinamico e ad alto impatto cardiovascolare, quindi lo si può protrarre per un arco di tempo abbastanza limitato: non più di 30 minuti se si è poco allenate, più a lungo (magari con opportune pause) solo se si è già in buona forma fisica.
3) Per quelle che… “io cerco la tecnologia”
Per le slittiniste più evolute, l’habitat ideale è costituito dalle piste appositamente create per loro: itinerari di varia difficoltà, che si snodano anche per vari chilometri e sui quali gli sciatori non sono ammessi. In genere alla partenza di questi tracciati, preparati e mantenuti in ordine dai mezzi battipista, si trovano anche punti di noleggio dello slittino e dell’attrezzatura necessaria. Manovie, seggiovie o tapis-roulant per la risalita completano l’offerta.
Gli effetti fitness: incredibilmente, questo è il training meno faticoso, perché viene meno l’esercizio fisico delle risalite a piedi. Per renderlo più efficace è consigliabile protrarlo per molte ore (anche un’intera giornata) e aumentare l’impegno muscolare complicando le discese con qualche variante: ad esempio cercando i tratti di pista più sconnessi, per poter lavorare maggiormente sulla stabilizzazione del corpo, oppure procedendo con ampie curve, come in uno slalom, perché questo accentua l’esercizio del busto e delle gambe.
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