Slittino: per divertirsi e tonificare gambe e glutei
Sembra solo un’attività divertente, invece è uno sport che anche nella pratica amatoriale, lungo pendii più o meno ripidi, sviluppa svariate qualità motorie e coinvolge la muscolatura dalla vita in giù
È uno dei più conosciuti sport invernali olimpici, ma accanto al mondo delle gare ufficiali, degli atleti e delle slitte high-tech vive quello dello slittino da diporto, la variante “per tutti”, che si pratica su qualsiasi pista naturale innevata: nelle ultime stagioni invernali è stata molto rivalutata e sempre più spesso viene proposta nelle località montane a turisti di ogni età, al pari delle passeggiate con le “ciaspole” (le racchette da neve) o delle escursioni con gli sci da fondo. La movement consultant Viviana Ghizzardi, presidente dell’associazione Moov-it onlus, ne elenca i benefici fitness.
Lo slittino è un passatempo divertente, che non richiede una preparazione fisica preliminare e può quindi essere scelto anche da persone sedentarie o poco allenate.
Scegliere il percorso
Si possono affrontare discese con lo slittino modulando l’intensità dello sforzo in funzione delle proprie capacità: chi è alle prime armi sceglierà percorsi poco ripidi e con fondo battuto e regolare, chi è in grado di mettersi alla prova su itinerari più faticosi opterà per piste in forte pendenza o sconnesse. Secondo l’approccio e il tipo di tracciato scelto, quindi, lo slittino può costituire un semplice gioco, o trasformarsi in un’attività fitness. È infatti un’attività che richiede un certo impegno muscolare (anche se concentrato solo in alcune zone corporee), sviluppa l’equilibrio e la coordinazione e può quindi costituire una forma di allenamento, se pur blanda.
Perché è allenante
Durante una discesa è necessario un continuo lavoro di stabilizzazione del corpo, perché ci si trova in una situazione di equilibrio inusuale e precario: grazie alla costante contrazione degli addominali e dei muscoli lombari si assorbono i dossi e le asperità del terreno, si mantiene il controllo del mezzo senza ruzzolare e lo si guida. Indirizzare la corsa e impostare le curve, inoltre, è possibile solo con abili spostamenti di peso da parte di chi conduce il mezzo, che in pratica si traducono in calibrate inclinazioni laterali del busto.
A tutta velocità
Naturalmente l’impegno fisico richiesto è maggiore, quanto più aumentano la velocità, la pendenza della pista e le asperità sul terreno (gobbe, ghiaccio, mucchi di neve accumulata). In ogni caso, oltre alla muscolatura del “core” (chiamata a mantenere l’equilibrio), lavorano blandamente anche le gambe, i cui muscoli sono coinvolti durante gli spostamenti di peso per i cambi di direzione. Poco sollecitata, invece, è la parte alta del corpo, perché braccia e pettorali svolgono solo un ruolo marginale nel tenersi ben saldi sopra allo slittino.
Quello sullo slittino è un efficace allenamento per la coordinazione e la rapidità di riflessi, soprattutto quando la velocità aumenta: bisogna infatti valutare la presenza di eventuali ostacoli o difficoltà del percorso e reagire rapidamente, per indirizzare e “domare” il proprio veicolo senza cadere. Un ultimo aspetto da non sottovalutare in chiave fitness, infine, è rappresentato dalle risalite: camminare nella neve, con lo slittino al traino, impegna le gambe, i glutei, gli addominali, i dorsali e in minima parte anche le braccia, sviluppa l’equilibrio e costituisce anche un discreto allenamento di tipo cardiovascolare, perché lo sforzo richiede un aumento dei battiti del cuore.
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