Sedentarietà addio per 4 buoni motivi
L'inattività è tra le cause di problemi cardiovascolari, disturbi alla schiena e alle articolazioni. In più favorisce l'osteoporosi e rallenta il metabolismo
Siete sedentarie? Rientrate nel 50% della popolazione europea, ma è ora di cambiare. Ve lo sarete ripromesso tante volte, ma non ci siete riuscite: colpa della pigrizia, che vi fa trovare sempre mille scuse. Per motivarvi può essere utile scoprire quali sono i vantaggi di un’attività fisica anche blanda. E quali sono invece i rischi dell’inattività.
Fare sport in modo costante e regolare previene fastidi posturali, dolori muscolo-scheletrici e malattie anche gravi. Se non vi sentire portate per le performance atletiche, è sufficiente camminare!
Perché cambiare stile di vita
Come ci ricordano gli specialisti dell’Istituto Auxologico Italiano, il dottor Antonio Robecchi Majnardi, fisiatra, e il dottor Marco Stramba-Badiale, direttore del dipartimento geriatrico cardiovascolare e del laboratorio sperimentale di ricerche di riabilitazione e medicina cerebrovascolare, ecco i 4 principali rischi della sedentarietà.
- Modifica le caratteristiche dei muscoli, rendendoli più rigidi e riducendo di conseguenza anche l’escursione delle articolazioni. Queste alterazioni si ripercuotono sia sulla funzionalità della macchina-corpo, che lavora con più fatica e minore efficienza, sia sulla postura, che diventa meno equilibrata. Le conseguenze? Dolori alla schiena, fastidi alle articolazioni (ad esempio alle ginocchia), infiammazioni localizzate più frequenti.
- È uno dei fattori di rischio cardiovascolare. L’attività motoria regolare, invece, abbassa la frequenza cardiaca, riduce l’ipertensione, contribuisce alla diminuzione dei valori del colesterolo e si rivela un’utile prevenzione dell’infarto, dell’ictus e degli scompensi cardiaci.
- Interferisce negativamente anche sul metabolismo, favorendo l’insorgenza di malattie come il diabete, oltre che il sovrappeso e l’obesità.
- È anche tra le cause dell’osteoporosi. Per facilitare il depositarsi dei cristalli di calcio nelle ossa serve un’attività fisica anche blanda, come la camminata che ha anche il vantaggio di facilitare il ritorno venoso.
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