Sci di fondo: come iniziare
L’approccio a questa disciplina è molto dolce e tranquillizzante e le neofite possono scegliere di praticarla senza timori, con la certezza di trarne grandi benefici per la forma fisica e per l’umore
Se pensate che praticare lo sci nordico sia faticosissimo e non alla vostra portata, magari perché in città non siete proprio delle fitness addicted, ricredetevi: questo sport, che è divertente, piacevole, antistress e utilissimo per modellare e snellire l’intera figura, è perfetto per le donne. Per tutte le donne. Il maestro a cui vi rivolgerete per apprendere i rudimenti della tecnica valuterà le vostre esigenze e costruirà le prime lezioni in modo adeguato al vostro livello fisico-atletico.
Con i suoi movimenti molto naturali, simili a quelli di una camminata, lo sci di fondo può essere personalizzato nel ritmo e questo lo rende accessibile a chiunque.
Un approccio dolce
Ciò che caratterizza la disciplina, indipendentemente dal fatto che la si pratichi con la tecnica classica (in cui gli sci scorrono paralleli, come su due binari) o quella pattinata (con spinte simili, appunto, a quelle del pattinaggio), è l’approccio dolce che ha. Potete mettervi alla prova anche a inverno avanzato o nelle prime settimane primaverili, quando magari le piste per lo sci alpino non sono più in condizioni ottimali a causa dell’aumento delle temperature.
4 motivi per iniziare
Ecco i 4 motivi per cui un principiante dovrebbe accostarsi al fondo senza alcun timore: li evidenzia Marco Ranaldi, istruttore e allenatore federale Fisi di sci di fondo e creatore della Nordic Sport Academy.
- I principianti devono affrontare un inizio meno traumatico rispetto a quello dello sci da discesa, che obbliga a cimentarsi subito con difficoltà apparentemente insormontabili per un neofita, come lo skilift e la pista ripida. Nel fondo, invece, si comincia su un campo scuola pianeggiante, si muovono i primi passi e solo gradualmente il maestro accompagna a sperimentare le prime difficoltà, con fasi di “ambientamento” adatte a chi è alle prime armi.
- Di solito la prima lezione comincia con una serie di esercizi propedeutici per sviluppare la sensibilità, come spostamenti laterali o scivolamenti avanti e indietro. Questi movimenti si eseguono prima senza gli sci, poi con gli sci ai piedi, per prendere confidenza con l’attrezzatura e acquistare sicurezza.
- Dopo circa 15 minuti di preparazione, l’allievo viene portato su una pista pianeggiante a cimentarsi con la tecnica e con la sua prima “passeggiata”. Apprende così a mantenere la giusta centralità del peso e il corretto assetto corporeo durante l’avanzamento e impara come spingere, scivolare, pattinare, fermarsi. Non tutti si scoprono subito campioni, ma sicuramente tutti, già dalla prima lezione, sono in grado di percorrere l’anello del campo scuola.
- 5-10 lezioni bastano di solito per acquistare autonomia e per poter affrontare anche le prime salite e discese. Il numero di incontri con il maestro dipende dalle attitudini personali, ma anche dalla frequenza delle lezioni: quanto più sono ravvicinate, tanto più l’allievo acquisisce gli automatismi motori che gli permettono di fare rapidi progressi. Concentrando il lavoro in una sola settimana, ad esempio, i miglioramenti sono più netti. Chi prende lezioni solo nei week end, invece, deve farlo con continuità e non solo una volta ogni tanto.
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