Osteoporosi: scegli lo sport giusto per prevenirla
Dal fitwalking all'allenamento in palestra con un carico adeguato, sono tanti gli sport che aiutano a mantenere le ossa sane. A patto di praticarli con continuità, cominciando da giovani e continuando anche dopo la menopausa
I dati più recenti divulgati dal Ministero della Salute mostrano che l’osteoporosi è un problema da non sottovalutare: il 23% delle donne con più di 40 anni, infatti, è affetto da questa patologia, che porta a una progressiva riduzione della densità delle ossa, con un aumento del rischio di fratture. In Italia si stima che 4 milioni di donne, dopo la menopausa, soffrano di questo deterioramento della struttura del tessuto osseo. Le linee-guida per la prevenzione, oltre ad un’alimentazione varia, equilibrata, ricca di calcio e vitamina D e a uno stile di vita sano (fumo e alcol, ad esempio sarebbero da evitare) includono l’attività fisica.
Studi scientifici hanno rivelato che, anche dopo la menopausa, gli sport con carico sono in grado di prevenire l’1% della perdita minerale ossea annuale.
Continuità e costanza
Gli specialisti della Siommms (Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro) raccomandano un’attività fisica abituale nell’arco di tutta la vita, in quanto il peso del carico corporeo durante il movimento facilita il depositarsi dei cristalli di calcio nelle ossa. Non fanno riferimento ad attività agonistiche di intensità esasperata, che possono avere effetti collaterali importanti anche sulle donne giovani, ma al fitness cui tutti dovrebbero dedicarsi, in proporzione alle proprie capacità, all’età e al grado di allenamento.
Gli sport più adatti
Il nostro personal fitness coach Luca Ruggeri (www.lucaruggeri.net), fondatore della Training & coaching Academy, ci spiega meglio che tipo di attività sportive praticare. Per promuovere il meccanismo fisiologico di ricambio nel tessuto delle ossa, con formazione di nuova struttura ossea, vanno bene attività anche blande come il fitwalking, ma sono preferibili quelle in cui il lavoro muscolare è un po’ più intenso e in cui il carico del peso gioca un ruolo maggiore. In palestra sono perfetti i corsi come il TRX o l’allenamento con alcune macchine da sala, che sfruttano la forza di gravità e intensificano così gli esercizi. Nel fai-da-te, invece, sono indicatissime le sequenze con gli elastici, che implicano un’attivazione maggiore dei muscoli rispetto ai corrispondenti movimenti a corpo libero: infatti comportano un lavoro continuo, sia in fase di contrazione che in fase di estensione dei muscoli, cioè sia quando si allungano le bande di caucciù, sia quando se ne contrasta il rapido accorciamento.
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