21/08/2018

Nuoto, l’allenamento è open water

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 21/08/2018 Aggiornato il 21/08/2018

In estate potete misurarvi con un allenamento in acque libere, al mare o al lago. Ecco i consigli dei coach per affrontare al meglio la nuova esperienza

ARENA

La classificazione che ne fa la Federazione italiana nuoto è molto precisa. Si chiama “nuoto di fondo” quello che si pratica in acque libere, cioè aperte (come in mare o al lago), e che prevede lunghe gare di resistenza (fino a 25 chilometri). Per le fitness addicted che amano tenersi in forma in piscina e che, in vacanza, eseguono al massimo qualche bracciata “facendo il bagno”, le prospettive non possono certo essere tanto impegnative. Ma la stagione estiva è il momento ideale in cui tutte possono provare ad allenarsi anche in acque libere, senza velleità agonistiche.

Le condizioni ambientali, e di conseguenza le performance del fisico, sono differenti rispetto a quando si è immerse in vasca

Siete nuotatrici da acque libere?

Scoprite insieme ai coach Arena se siete nuotatrici da acque libere.

  • Dovete sentirvi a vostro agio con il costume completo, che copre tutto il corpo e si usa nelle gare per questa specialità, ma che può essere un’utile protezione anche per i training amatoriali, se molto prolungati.
  • Non devono spaventarvi le acque torbide.
  • Non dovete temere le meduse né gli eventuali ostacoli che potreste incontrare: in mare o al lago non ci sono le corsie libere e “asettiche”, come in piscina, ma a volte è necessario aggirare con disinvoltura intralci che si incontrano lungo il percorso. Se vi riconoscete in questo ritratto, potete affrontare la nuova esperienza di allenamento “open water”.

Consigli utili

  1. In acque aperte è fondamentale nuotare a stile libero e padroneggiare la respirazione bilaterale. L’ideale è inspirare ogni 3 bracciate, perché immettere aria ad ogni bracciata comporterebbe l’esecuzione di un gesto che sbilancerebbe troppo l’assetto corporeo, togliendo fluidità all’andatura, mentre attendere 5-7 bracciate è un’esclusiva riservata ai nuotatori più esperti.
  2. L’allenamento-tipo, per chi non ha già una preparazione atletica di buon livello, prevede un warm-up da 10-15 minuti, scegliendo uno stile a piacere, e un main-set in cui bisognerebbe porsi come obiettivo di coprire 2-3 chilometri.
  3. Se ve la sentite di sfidarvi in una gara, sappiate che da giugno a settembre ne vengono organizzate moltissime (non necessariamente di lunghezze riservate ai campioni): è l’occasione migliore per confrontarsi con altri nuotatori e per verificare le proprie capacità.