23/07/2018

Cellulite: thalasso gym fai-da-te sulla spiaggia

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 23/07/2018 Aggiornato il 23/07/2018

Sei esercizi da eseguire nell’acqua di mare per contrastare ritenzione e gonfiori, ridurre la cellulite e tonificare dalla vita in giù

CALZEDONIA

Il mare può essere sfruttato a scopo curativo e rigenerante e la talassoterapia (dal greco thalassa, che significa appunto mare) si basa da millenni proprio sull’azione benefica esercitata sull’organismo dal clima costiero, dall’azione diretta dell’acqua salata sulla pelle e dal contatto con fanghi e alghe.

Un linfodrenaggio naturale

Grazie al suo contenuto di preziosi oligoelementi, l’acqua marina è utilissima per i suoi effetti rassodanti, snellenti e anticellulite, che vengono potenziati dall’azione meccanica delle onde: i vortici che si creano intorno al corpo, infatti, costituiscono un efficace linfodrenaggio naturale, stimolano la microcircolazione, combattono i gonfiori e favoriscono l’eliminazione di scorie e tossine.

Per un’azione-urto completa contro gli inestetismi delle zone critiche, si può eseguire nell’acqua un semplice programma di thalasso-gym

Il minitraining quotidiano

Come spiega la fitness consultant Viviana Ghizzardi, le potenzialità rassodanti e modellanti degli esercizi si combinano con il massaggio idrico e con l’azione dei sali disciolti nell’acqua, aiutando a definire più rapidamente la figura. Effettuate sedute quotidiane della durata di circa 30 minuti, completando un mini-circuito di 6 tappe con andature (cioè spostamenti nelle diverse direzioni) ed esercizi statici. Le fasi dinamiche richiedono di essere immerse fino alla vita, quelle statiche fino al petto. Ripetete la sequenza almeno 2 volte.

  1. Camminate velocemente (o correte a ritmo blando), per 3-5 minuti.
  2. In piedi, eseguite dei saltelli con sforbiciata delle gambe avanti-indietro (il piede destro si sposta avanti, il sinistro si muove contemporaneamente all’indietro e viceversa). Eseguite 2 serie da 10 ripetizioni.
  3. Galoppo balzato in avanti: alternativamente le gambe si sollevano davanti al petto, flesse, si estendono e si appoggiano al fondale, il più lontano possibile dal corpo. Continuate per 2 minuti.
  4. In piedi, gambe divaricate. Staccando alternativamente i piedi dal suolo, portate il ginocchio verso la spalla opposta. Eseguite 2 serie da 10 ripetizioni.
  5. Assumete una posizione pressoché seduta, in galleggiamento, e muovetevi all’indietro “battendo i piedi” come nel nuoto, con sforbiciate delle gambe il più possibile ampie. Continuate per 2 minuti.
  6. In piedi, eseguire dei jumping-jack, cioè saltelli sul posto con ritmiche aperture e chiusure delle gambe. Effettuate 2 serie da 10 ripetizioni.